Chi è Raffaele Fitto? Qual è la storia personale e politica del commissario europeo indicato del Governo Meloni durante il Cdm di ieri? Dalla prima volta alla guida della Regione Puglia, all’incontro con la leader di Fratelli d’Italia. In mezzo gli anni di vicinanza e confluenza in Forza Italia, fino alla rottura con Silvio Berlusconi
“E’ una scelta dolorosa per me, credo anche per lui, e per il governo, ma è necessaria”. E’ così che in Consiglio dei ministri Giorgia Meloni ha confermato che sarà Raffaele Fitto il commissario europeo indicato dal suo esecutivo, spiegando anche di non aver motivo di dubitare che all’Italia sarà riservato “un ruolo adeguato” nella nuova squadra di Ursula von der Leyen, “nonostante molti italiani che tifano contro”.
Fitto che dal 22 ottobre 2022 è Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, prima di “lasciare” l’Italia ha però un’ultima missione a Roma: la riforma delle concessioni balneari. Il rischio è quello di scontentare gli imprenditori. E’ il timore espresso nel ragionamento condiviso dalla premier e dal ministro, ma o ci si adegua adesso alla direttiva europea, o poi arriva la sentenza della Corte di giustizia e partono subito le gare. Potrebbe bastare una decina di giorni per un decreto.
Ma chi è Raffaele Fitto? Qual è la sua storia personale e politica? Nato a maglie il 28 agosto del 1969, è il secondo dei tre figli di Rita Leda Dragonetti. Suo padre, Salvatore Fitto, politico democristiano, era stato proprio come accadrà all’attuale ministro, presidente della Regione Puglia. Raffaele perderà presto la figura paterna, era il 1988. Maturità scientifica, laurea in giurisprudenza nel 1994. Sposerà poi Adriana Panzera, che gli darà Salvatore, Gabriele e Anna. La morte del padre, deceduto in un incidente stradale, coincide anche con l’inizio della militanza politica di Fitto. A soli 20 anni viene infatti eletto nel consiglio regionale pugliese. Con lo scioglimento nel 1994 della DC, aderisce alla rinascita del Partito Popolare Italiano di Mino Martinazzoli; l’anno dopo seguirà il segretario Rocco Buttiglione nella minoranza del partito favorevole ad un’alleanza con Forza Italia. Il suo cursus honorum procede spedito. Nel 1998 fonda i Cristiani Democratici per la Libertà, con lo scopo di proseguire l’alleanza con la coalizione di centrodestra del Popolo per la Libertà.
La sua prima volta in Europa da parlamentare, risale al giugno del 1999. Rimane in carica sino alle dimissioni del giugno 2000. Stesso anno in cui il ministro Raffaele Fitto si candida alla presidenza della regione Puglia con il sostegno del Polo. Fitto diviene così il più giovane presidente di Regione nella storia della Repubblica italiana. Negli stessi anni i Cristiani Democratici per la Libertà confluiscono organicamente in Forza Italia di Silvio Berlusconi. Ritenta nel 2005 l’avventura da governatore, ma viene sconfitto da Nichi Vendola. Alle politiche del 2006 si candida nelle liste di Forza Italia e viene eletto deputato. Nominato da Berlusconi responsabile di Forza Italia per l’Italia meridionale, l’anno successivo è nominato anche responsabile per i rapporti con altri partiti e movimenti per il Popolo delle Libertà. Prima volta da ministro per Raffaele Fitto alle elezioni politiche del 2008. Sarà Ministro per gli affari regionali nel Governo Berlusconi IV. Si dimetterà dall’incarico nel 2010. Motivo? Il centrodestra perde le regionali del 2010, Fitto si ritiene il principale responsabile. Quelle dimissioni verranno respinte dal Consiglio dei ministri.
Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo delle Libertà, aderisce a Forza Italia e Il 24 marzo 2014 diventa membro del Comitato di Presidenza di Forza Italia. Arriva anche la seconda volta in Europa: con 284 547 voti, risulta nel 2014 il secondo candidato più votato in assoluto in Italia in un’unica circoscrizione. Si dimette dunque dalla carica di deputato nazionale. Ma nella storia politica del commissario europeo indicato da Meloni, subentra prima il forte dissenso poi la rottura con lo stesso Berlusconi, perché non ne condivide importanti scelte politiche come il Patto del Nazareno, e con i vertici del partito che formano il cosiddetto “cerchio magico”, Fitto fonda una corrente in Forza Italia con il nome di Ricostruttori. Nell’aprile del 2015 in Puglia si consuma la rottura con la dirigenza di Forza Italia, Il 17 maggio Fitto annuncia infine la propria uscita dal partito. Il 3 giugno seguente nasce il nuovo gruppo al Senato, composto da 11 senatori di Forza Italia. Il 19 dicembre dello stesso anno, insieme a Maurizio Lupi ed Enrico Costa, Fitto dà vita a Noi con l’Italia e ne diventa il presidente. In vista delle politiche del 2018 grazie ad un patto con L’unione di Centro, costituisce la cosiddetta “quarta gamba” della coalizione di centro-destra, che raccoglierà l’1,19% al Senato e l’1,30% alla Camera.
Dopo il fallimento della lista centrista, il 6 dicembre 2018 Direzione Italia di Fitto si federa con Fratelli d’Italia Alle elezioni si piazza dietro alla Meloni, e Il 19 giugno 2019 viene scelto come co-presidente del gruppo dei Conservatori e dei Riformisti europei. 25 settembre 2022: Raffaele Fitto sarà candidato per la Camera dei deputati come capolista di Fratelli d’Italia nel collegio plurinominale di Brindisi-Lecce-Galatina, e verrà eletto. Il resto è storia contemporanea, e la pagina più importante deve ancora essere scritta.
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