Ragazzi scomparsi, la Procura non ha dubbi: “Filippo ha aggredito Giulia”. Arrivano importanti aggiornamenti in merito a questa vicenda
Una vicenda che sta inevitabilmente tendendo, con il fiato sospeso, l’intero Paese. Ovvero quella riguardante i due ragazzi scomparsi di Vigonovo. Si tratta di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta. Quest’ultimo, ovvero l’ex fidanzato della ragazza, è finito nel registro degli indagati per l’ipotesi di tentato omicidio. Nonostante non stessero più insieme dal mese di agosto, i due sono rimasti in ottimi rapporti. Anche se, come riportato dalla famiglia di lei, pare che il ragazzo non abbia mai digerito il fatto che tra i due fosse finita.
La possibile svolta arriva direttamente da alcune fonti della Procura. In merito ad un breve filmato di una telecamera di sicurezza dello stabilimento ‘Dior‘. Nelle immagini in questione si vede il ragazzo aggredire lei e poi caricarla, di forza e sanguinante, nella vettura di lui. Si tratta di una Fiat punto (colore nera). Immagini che sono state registrate nel piazzale di Fossò (provincia di Venezia), proprio dove sono state rinvenute delle macchie di sangue ed alcuni capelli. Si attende di conoscere l’esito del DNA.
Nel frattempo le forze dell’ordine hanno effettuato alcune perquisizioni nell’abitazione di lui a Torreglia (provincia di Padova). Continuano le ricerche anche lungo il Piace, nella zona di Maserada (provincia di Treviso). Non è finita qui visto che in questo giallo spuntano due buchi temporali. Un’ora in tutto che, però, non torna nella fuga dei due ragazzi. Quello che gli inquirenti si chiedono è cosa sia potuto accadere nella notte tra sabato 11 e domenica 12 novembre?
Secondo quanto riportato dal ‘Gazzettino‘, il primo buco nero, è nella zona di Cidel Miranese. Ovvero quando la vettura avrebbe percorso la strada che va da una telecamere in zona industriale a Fossò (intorno alle ore 23:30) ad un carco chiamato “Targasystem” a Scorzé. Gli investigatori affermano che, in quella circostanza, l’auto impiegato più dei venti minuti necessari. Senza dimenticare anche le due ore tra la diga del Vajont e Pecol (tempo di percorrenza 80 minuti).
C’è da chiedersi cosa sia successo in quei 120 minuti visto che 40 sono di troppo? Nel frattempo, con il passare dei giorni, cresce sempre di più la paura per Giulia. Come riportato in precedenza le ricerche continuano nel nord Italia ed anche in Austria. Dell’auto non si hanno più notizie da domenica mattina quando è stata vista ad Ospitale, a 10 chilometri di distanza da Cortina. Tra i boschi continuano le ricerche. Proprio sull’asfalto dell’area industriale sono stati trovati dei capelli e del sangue. I Ris sono al lavoro.
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