Rapito in un parco a 6 anni, ritrovato 70 anni dopo: ora può riabbracciare la sua famiglia

Una storia davvero incredibile nella sua drammaticità quella di un bambino che venne avvicinato da una donna con la scusa delle caramelle mentre giocava e venne portato via

Sembra una di quelle incredibili storie raccontate nei film in onda sulle piattaforme streaming, invece è una vicenda assolutamente reale che ha visto protagonista un bambino di soli sei anni strappato alla sua famiglia con l’inganno, portato a migliaia di chilometri da casa, adottato da un’altra famiglia e soltanto “una vita dopo” è riuscito a ritrovare e a riabbracciare quelli che erano comunque i suoi veri affetti.

Rapito nel parco a sei anni – Cityrumors.it

 

Correva l’anno 1951 e Luis Armando Albino era un ragazzino che giocava tranquillo e spensierato, con il fratello maggiore, in un parco vicino casa a West Oakland, nella baia di San Francisco. Aveva soli sei anni all’epoca, quando venne avvicinato da una distinta signora che gli offrì delle caramelle. Piccoli dolcetti, tentazioni che si rivelarono fatali, perchè venne portato via con l’inganno e strappato ai suoi affetti più cari.

Portato via con l’inganno

La voglia di avere delle risposte e non arrendersi mai e la moderna tecnologia di un test con il DNA hanno fatto si che un signore di 76 anni potesse riabbracciare qualcuno della sua famiglia ben settanta anni dopo essere stato rapito con l’inganno mentre giocava in un parco vicino casa. Questa l’incredibile quanto drammatica storia di Luis Armando Albino che all’età di sei anni fu portato via con l’inganno e oggi “ritrovato” dai nipoti, grazie a un test del Dna online, vecchie foto e alcuni ritagli di giornale. Il piccolo Luis fu avvicinato con la banale scusa delle caramelle da una signora che lo rapì portandolo sull’altra costa degli Stati Uniti dove venne adottato da una famiglia ignara della storia e allevato con amore come un vero figlio. Ha potuto comunque condurre la sua vita, oggi infatti è un pompiere in pensione e veterano del corpo dei Marines dopo aver prestato servizio anche in Vietnam. Ma per la sua vera famiglia per oltre 70 anni è rimasto comunque un disperso, i parenti infatti non hanno mai smesso di cercarlo e la madre biologica è morta alcuni anni fa convinta che quel suo figlio, da qualche parte, fosse ancora vivo. 

I due fratelli di nuovo insieme dopo 70 anni – Cityrumors.it –

 

Un test del DNA decisivo

Luis diventa padre e poi nonno felice, ma la sua storia non poteva finire così. Tutto accade per caso durante la pandemia. Nel 2020 infatti la nipote di Luis, Alida Alequin, impossibilitata a uscire di casa, causa le restrizioni, decide di fare un test del Dna online. Il test mostra una corrispondenza del 22% con un uomo che alla fine si è rivelato essere davvero suo zio. Da lì si riaccende la speranza e nipoti e pronipoti decidono così di tornare a cercarlo seriamente come avevano fatto tanti decenni prima tutti i loro familiari e le forze dell’ordine. Quando all’inizio di quest’anno, durante una visita alla biblioteca pubblica di Oakland in California, la donna ha esaminato gli articoli del Tribune locale, trovando una foto di Luis e del fratello Roger, ha capito di essere sulla strada giusta. Serviva solo recarsi alla polizia e spiegare la questione per convincere gli investigatori. Luis ha potuto così riabbracciare i suoi familiari ancora in vita, compreso suo fratello Roger che però alcuni mesi dopo è venuto a mancare a 80 anni. Una storia incredibile e toccante, “chissà se la mia storia potrà aiutare altre famiglie che stanno attraversando la stessa cosa. Direi loro: non arrendetevi”, ha detto Alida Alequi visibilmente commossa dopo aver potuto riabbracciare quello zio scomparso nel nulla.

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