La notizia del tumore diffusa da Buckingham Palace apre una serie di interrogativi sul futuro della monarchia e sulle possibili conseguenze
La notizia ha sconvolto l’opinione pubblica inglese e i sudditi di tutto il Regno Unito. Tutti si stanno interrogando proprio in queste ore su quello che sarà il futuro della monarchia inglese. Lo spettro dell’abdicazione non è stato allontanato del tutto nonostante un comunicato di Buckingham Palace, ma il sovrano è comunque costretto a fare un passo indietro rispetto agli impegni pubblici per un tempo al momento indeterminato, e alla ribalta, come da protocollo, salgono la Regina consorte e il primo erede al trono.
Dopo soli 17 mesi dall’incoronazione, e soprattutto dopo aver atteso 73 anni, Carlo III sta vivendo un momento davvero difficile della sua vita, dopo che gli è stato diagnosticato un cancro, per fortuna allo stato iniziale, ma che comunque gli impedirà nel breve di svolgere interamente le sue funzioni di Re, anche se manterrà i suoi doveri di Capo di Stato.
Oltre 70 anni di relativa quiete e tranquillità sotto il regno di Elisabetta II, ma dopo la sua morte sembra non esserci davvero più pace per la monarchia inglese. A nemmeno un anno e mezzo dall’ascesa al trono, con l’incoronazione avvenuta nell’Abbazia di Westminster a Londra, a Carlo III, dopo un improvviso ricovero, è stata diagnosticato un cancro che ha sconvolto la casa Reale e l’intera popolazione del Regno Unito. Il Re si sta già ovviamente sottoponendo a delle terapie, ma ora c’è da capire cosa riserverà il futuro alla famiglia Reale e quali atti prevede il protocollo ufficiale in questi casi particolari. Se Carlo non sarà in grado di continuare a ricoprire la carica e dovesse essere costretto ad abdicare, sarebbe il figlio William, che è il primo nella linea di successione, ad ascendere al trono britannico. Ma l’abdicazione, anche se c’è già un precedente, non è l’unico scenario possibile. L’ultima abdicazione risale al 1936, quando l’allora re Edoardo VIII rinunciò alla corona per sposare Wallis Simpson, un’attrice americana e, cosa più importante, divorziata. Un tabù impossibile da superare all’epoca per il ferreo protocollo della casa Reale.
In caso di abdicazione come detto toccherà a William diventare nuovo re, ma c’è anche una diversa possibilità, quella del Regency Act. Infatti nel caso gli eventi dovessero precipitare per motivi di salute, tutto è già previsto: il Regency Act, la cui ultima versione del 2022 ha aggiornato l’ultima del 1937, disciplina proprio questo genere di emergenza e prevede che siano i “Counsellors of State” a sostituire il re. In questo caso assumerebbe un ruolo importante, oltre William, anche la regina Camilla. Inoltre sarebbero qualificati al disbrigo degli affari del re anche Harry, Andrea e la sua primogenita Beatrice. Infatti fu proprio lo stesso Carlo, alla morte di Elisabetta II, a chiedere al Parlamento di poter aggiornare la lista dei Counsellors of State, allargando la possibilità di sostituirsi al sovrano anche alla sorella Anna e al fratello minore Edoardo, in considerazione del fatto che in questo momento, per le note vicende, sia il principe Andrea che il principe Harry sono di fatto tagliati fuori da Buckingham Palace.
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