Sta accadendo qualcosa di strano e bizzarro in alcune parti della penisola iberica dove è vietato pregare insieme per la Madonna
Recitare il Rosario, pregare per la Vergine Maria è una delle cose più belle, emozionanti, coinvolgenti e naturali che ci sia, ma in tante parti della Spagna non si può. Sconvolgente. Anzi all’esterno di una chiesa di Madrid è stato addirittura vietato, con diverse persone che, dopo alcuni battibecchi con le forze dell’ordine, sono state perfino arrestate. Sembrava uno scherzo o un paradosso, ma purtroppo è accaduto per davvero. Tanti cattolici insistono nel voler pregare pubblicamente il rosario e per alcuni è una sfida che si vuole lanciare al governo socialista spagnolo, altri dicono che è un modo di stare insieme, ma non si può. Incredibile, ma è così che stanno le cose.
Senza se e senza ma, e senza alcuna ombra di dubbio, secondo un avvocato pro-vita, tutti questi divieti derivano da una crisi di valori e “da una chiara persecuzione contro la Chiesa cattolica“. Da quanto dice e per come lo dice, sembra quasi che si stia verificando una storia non tanto diversa delle persecuzioni, almeno non così violente come accadeva tanti anni fa, ma comunque incredibili e inverosimili, ma soprattutto inaccettabili. Polonia Castellanos è un importante avvocato che di recente ha difeso le persone che sono state arrestate per aver recitato il rosario davanti alla Chiesa di Madrid. E lei stessa, con la fondazione da lei fondata “Gli Avvocati Cristiani di Spagna” (AbogadosCristianos.es), poco tempo fa hanno inviato e presentato ufficialmente una denuncia contro il “governo municipale di Madrid“, sottolineando che lo stesso ha “abusato della sua autorità inviando la polizia per fermare la preghiera pubblica fuori dalla chiesa del Cuore Immacolato di Maria”.
Una protesta che sta prendendo sempre più piede e in tanti si stanno indignando: è una persecuzione
Più si pensa a questa storia, più non ci si riesce a credere. Per l’inammissibilità della situazione in sé, ma anche perché, e questo fa riflettere tanto, la Spagna è un paese cattolico e non si capisce cosa possono creare o a chi possono dare fastidio dei fedeli, delle persone credenti se decidono di recitare il Rosario e pregare insieme davanti a una Chiesa invece di farlo all’interno della Chiesa stessa. Una persona può e deve essere libera di professare la propria religione in qualunque posto voglia e desideri. E se sia fuori da un a Chiesa, non si capisce dove sia il problema. Per questo un team legale della no-profit ha ribadito con forza che il governo cittadino “non ha l’autorità di limitare un diritto fondamentale, che è il diritto alla libertà religiosa”.
L’avvocato Polonia Castellanos ha dichiarato con toni forti che “questo governo ha iniziato una vera e propria persecuzione dei cristiani. Non ci scoraggeranno. Questo governo manda in prigione persone pacifiche per aver semplicemente pregato, mentre annulla ogni tipo di condanna penale per i suoi partner”. Tante persone si sono indignate davanti a questa situazione e su larga scala nel paese sta prendendo piede e forma una protesta senza precedenti, tanto che si stanno organizzando tante “manifestazioni del Rosario” in Spagna e tante di queste hanno anche coinciso con tante proteste contro una legge di amnistia che il governo ha offerto a socialisti e comunisti per il fallito tentativo del 2017 della Catalogna di “staccarsi” dal resto della Spagna. Non solo. Un giovane studente di legge spagnolo che si chiama José Andrés Calderón, ha riunito centinaia di persone per quasi tutto il mese di novembre per recitare il Rosario e pregare insieme soprattutto in concomitanza con le feste dell’Immacolata Concezione e dell’Avvento. Stessa cosa che è successa in almeno altre 50 città spagnole l’8 di dicembre. Calderon è stato arrestato e in tanti notiziari ha spiegato che i cattolici “non dovrebbero avere paura di adorare Dio e venerare la sua purissima Madre”. la protesta monta e sotto Natale sarà ancora più forte. C’è da scommetterci.