Dopo otto anni, 29 vittime e famiglie distrutte è arrivata la tanto attesa decisione da parte della Cassazione e i verdetti fanno discutere
Otto anni d’attesa. Dopo il silenzio, le polemiche e le tante vite e famiglie distrutte per la tragedia dell’Hotel di Rigopiano del 2017 dove hanno perso la vita 29 persone a causa di una valanga, la Corte di Cassazione ha emesso la sua sentenza.
La Cassazione, dopo una lunghissima Camera di Consiglio, anche per via della complessità della situazione, viste le parti in causa coinvolte, ha confermato la condanna a 1 anno 8 mesi per l’ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo, nell’ambito della vicenda legata alla strage di Rigopiano dove, il 18 gennaio del 2017, una valanga travolse un hotel.
Quel giorno a perdere la vita furono 29 persone. Provolo è accusato di rifiuto di atti di ufficio e falso. I giudici hanno invece disposto un Appello bis per sei persone, tutti dirigenti della Regione Abruzzo all’epoca dei fatti, che erano stati assolti nei due precedenti gradi di giudizio. Ma non è tutto, c’è di più.
Ci sarà un processo bis per i sei dirigenti della Regione Abruzzo per disastro colposo e omicidio colposo plurimo che erano stati assolti negli altri gradi di giudizio. Ci sarà un secondo processo anche per il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta per omicidio colposo aggravato.
“Finalmente usciti i veri responsabili”
Quel 18 gennaio del 2017 l’Hotel di Rigo piano venne travolto e distrutto da una valanga che provocò la morte di 29 delle 41 persone, con chi era in vacanza e chi invece lavorava per l’albergo. Fu una tragedia incredibile.
A leggere la sentenze in aula il presidente della sesta sezione Giorgio Fidelbo. Dopo il silenzio in nell’aula Magna sono arrivati gli abbracci e le lacrime dei parenti delle vittime. “Sono usciti i veri responsabili, andiamo al tribunale di Pescara”, dice Egidio Bonifazi, padre del receptionist Emanuele
IN AGGIORNAMENTO
