L’ex fidanzato l’ha colpita con più di 30 coltellate e a salvarla sono stati i suoi colleghi, intervenuti in tempo. Martina Voce, però, non è fuori pericolo
Il primo fendente l’ha sferrato al volto l’aggressore di Martina Voce, la 21enne fiorentina che da tempo vive a Oslo e che, nel pomeriggio di venerdì 21 dicembre, è stata accoltellata dall’ex fidanzato 24enne, Mohit Kumar Verma, che non sapeva accettare la fine della loro relazione. La prima coltellata l’ha ferita da un orecchio alla carotide: a questa, poi, ne sono seguite altre 29 prima che qualcuno riuscisse a fermare la furia omicida dell’uomo.
Al momento, Martina si trova ricoverata in ospedale in gravi condizioni ed è in coma farmacologico. Per quanto i medici che se ne stanno prendendo cura siano molto fiduciosi circa la sua ripresa, di fatto non si può dire che non sussista il pericolo di vita: le prossime ore, infatti, saranno cruciali. Ecco le ultime novità e, soprattutto, le dichiarazioni del padre.
Come sta Martina Voce
La 21enne aggredita a Oslo dall’ex fidanzato di origini indiane dà buone speranze, ai medici e alla famiglia. Nelle ore immediatamente successive alle coltellate, infatti, ha superato un collasso dovuto alle emorragie ed è stata rapidamente sottoposta a due interventi, mentre altri sono già in programma per le prossime ore. I punti su cui si concentreranno i medici sono le mani e la nuca: “Per fortuna le lesioni non hanno coinvolto organi vitali. Il problema sono le infezioni che potrebbero partire dalle ferite. Intanto Martina è sedata“, ha fatto sapere il padre a la Repubblica.
Al momento dell’aggressione, Martina Voce si trovava all’interno del negozio di eccellenze italiane Smak aV Italia, del quale è store manager. Stava normalmente lavorando, quindi, quando l’ex fidanzato 24enne le si è palesato davanti e l’ha accoltellata con un coltello da cucina. A salvarla sono stati due colleghi, uno dei quali ha preso l’arma ed ha a sua volta ferito l’aggressore, che si trova in coma farmacologico: al momento, quindi, il 24enne non ha ancora potuto rispondere alle domande degli inquirenti. Anche il collega di Martina Voce che è intervenuto accoltellando l’uomo è stato inizialmente arrestato, per poi essere rilasciato poiché è intervenuto in una situazione d’emergenza.
L’avvertimento del papà
La storia d’amore tra Martina e il suo aggressore era iniziata due anni e mezzo fa, quando la 21enne era arrivata a Oslo. Ad agosto 2024, però, la giovane fiorentina aveva deciso di troncare questa relazione perché, come racconta anche lo zio ed avvocato Antonio Voce, lei non provava più alcunché nei suoi confronti. Il padre della giovane, sentito in queste ore degli inquirenti, ha detto che aveva conosciuto il 24enne e l’aveva anche invitato in Italia, dove non aveva mai mostrato segni di squilibrio. A un certo punto, però, il cambiamento: “Una volta, mi ha raccontato Martina, le aveva mandato un messaggio dicendo che si sarebbe ammazzato. Poi i problemi sono passati. A novembre lei mi ha raccontato che lui ogni tanto le rompeva ancora le scatole” racconta a la Repubblica, aggiungendo che lui stesso aveva consigliato alla figlia di denunciarlo.
La ragazza, però, aveva paura di rovinarlo: “Mi aveva assicurato che sarebbe riuscita a gestirlo. Del resto, a parte i messaggi, mai si era presentato nel negozio dove lei lavora, tutti i colleghi me lo hanno confermato anche in questi giorni” continua il padre di Martina Voce.
Il motivo dell’aggressione
Secondo il padre di Martina Voce, la furia del 24enne si sarebbe scatenata a causa di un viaggio in Kenya organizzato da tutta la famiglia Voce in occasione degli 80 anni dei nonni. A giugno, quando la vacanza era stata formalizzata e prenotata, Martina e il 24enne stavano ancora insieme, quindi anche lui era stato incluso nei piani. A causa della fine della relazione, occorsa ad agosto, in Kenya lui però non ci sarebbe andato: Martina, infatti, sarebbe tornata in Italia il 24 dicembre, per poi partire verso l’Africa con la famiglia. “Lui evidentemente ha ripensato a quel viaggio ed è scoppiata la rabbia”, ipotizza oggi il papà di Martina.