Da domani le bottiglie fino a tre litri dovranno avere i coperchi attaccati. Molte le voci contrarie: “Ma a cosa serve tutto questo?”. E c’è chi accusa: “Sono odiosi e sembrano creati apposta per metterci in difficoltà”
“Io non so come facciano tutti a credere che questi nuovi tappi, che non si staccano mai, siano stati un’invenzione positiva. Io ho delle difficoltà incredibili e rimpiango i cari e vecchi tappi di plastica che si staccavano quando aprivi le bottiglie”. Matteo, 44 anni, è solo una delle tante voci critiche, raccolte dalla nostra redazione, sui nuovi “tappi solidali“, progettati per rimanere ben saldi al contenitore per un lembo, così da non poter essere dispersi nell’ambiente. Da domani, mercoledì tre luglio, in tutta Europa scatterà l’obbligo ad utilizzarli, al posto di quelli tradizionali.
La misura è stata portata avanti dall’Unione Europea per combattere l’inquinamento da plastica ed è stata lanciata a giugno del 2019. La direttiva vieta la vendita di prodotti in plastica usa e getta: dai piatti alle posate, dalle cannucce ai cotton fioc. Tra le norme c’è anche quella che prevede che entro il 3 luglio 2024 le bottiglie per bevande fino a 3 litri debbano essere progettate con tappi e coperchi che restano attaccati ai contenitori durante l’uso. Anche se la direttiva diventerà ufficiale a tutti gli effetti da domani, sono già mesi che gli italiani si trovano a combattere con i nuovi tappi di plastica. “Ci sarà sicuramente un nobile motivo ambientale…ma la scomodità è evidente. Spesso nel volerlo togliere mi taglio le dita e trovo una grande difficoltà”, ammette Paolo, 37 anni. “Io questi tappi li odio. Non ne capisco onestamente l’utilità. Anche perchè io non li ho mai dispersi nell’ambiente. Da sempre faccio la differenziata e getto le bottiglie nella plastica, dopo averle schiacciate e chiuse con il tappo. Per tenerle schiacciate ho bisogno di chiuderle, altrimenti si riaprono. Quindi trovo assolutamente inutile questa cosa”, ribadisce Marco. “Dico di più, sembra quasi fatto tutto apposta per creare un disagio”.
“I nuovi tappi sono odiosi. E fano rovesciare tutto a terra”
In pochi hanno trovato utile questo cambiamento. “Io odio a morte questi nuovi tappi – dice Mauro – non riesco a trovarmi bene e sistematicamente faccio sempre lo stesso errore: quando verso l’acqua, gran parte del contenuto mi finisce dentro il tappo. Quando provo a girarlo e a versarlo dentro il bicchiere faccio un casino. Ancora devo capirne l’utilità”. Marco è tra quelli che, dopo un periodo di assestamento, è riuscito a trovare un suo equilibrio: “Il primo approccio è stato traumatico. Quando andavo a versare, gran parte del liquido finiva sempre nel tappo e quindi si disperdeva”. Cosa è cambiato poi? “Mi sono affidato all’evoluzione del genere umano (ride ndr.) e sono riuscito ad adattarmi. Ma mi rendo conto che il disagio è molto alto”.
Il disagio resta alto, a tutte le età: “Io ho 75 anni – ci dice Adriana – e devo confessare che ho fatto tanta fatica ad adattarmi. Ora ho capito che, per evitare di gettare tutto il liquido, mi conviene tenere il tappo. Ma spesso me ne dimentico e faccio confusione”. Anche i più giovani però, hanno delle difficoltà: “Io non capisco a cosa serve questo tappo che non si stacca – ribadisce Mirko, 25 anni – ma chi è che gettava il tappo da una parte e la bottiglia dall’altra? Quando la schiacci e la metti nella pattumiera, hai bisogno di tapparla. Quindi trovo tutto questo inutile”.
Le voci fuori dal coro: “Tutta una questione di abitudine”
Esistono però anche voci fuori dal coro. “All’inizio anche io ho avuto dei problemi – ci dice Daniele – ed ho fatto un casino, rovesciando tutto a terra. Poi però ho preso le contromisure e adesso lo trovo anche utile. Spesso, quando i tappi si staccavano, mi capitava di non ritrovarli o di appoggiarli da qualche parte, ora invece è attaccato e basta davvero aprire a piegarlo verso destra e bere, è solo una questione di abitudine”. Di tutt’altro parere è Salvatore, che dall’alto dei suoi 80 anni, è categorico: “E’ una follia. Ogni tanto si inventano qualcosa per far vedere che si prendono decisioni per il bene dell’ambiente. Ma a cosa serve? E’ come quando hanno tolto tutte le posate e le bottiglie di plastica e le hanno sostituite con quelle di carta. Ma perchè la carta non inquina?”.
Ma c’è anche chi, approfittando di questa nuova norma, lancia una domanda. “Ok… mettiamo i tappi che non si staccano per evitare che si disperda la plastica, trasformiamo tutte le bottiglie di plastica, in cartone. Ma perchè c’è una nota marca di the che da sempre usa le cannucce di plastica e non ha mai cambiato il tipo di bottiglietta?”. Qualcuno, prima o poi… risponderà.