L’avvocato Giorgio Carta, difensore del generale nonché europarlamentare Roberto Vannacci, ha annunciato la decisione.
Lo Stato Maggiore della Difesa, infatti, aveva avviato un’inchiesta nei confronti del generale Roberto Vannacci. Nel mirino l’uso dell’auto di servizio ed all’impiego di risorse per l’organizzazione di eventi nel periodo in cui lo stesso ufficiale, ora parlamentare europeo, era addetto militare all’ambasciata di Mosca. Secondo l’organo delle forze armate italiane, insomma, non c’è “nessuna responsabilità amministrativa, per dolo o colpa grave”.
Come già accennato, la decisione è stata resa nota dal legale Giorgio Carta. “Con decreto del 26 luglio scorso, ma notificato in data odierna – ha spiegato il penalista – il sottocapo di Stato Maggiore della Difesa ha concluso l’inchiesta amministrativa a suo tempo condotta nei confronti del generale Vannacci”. Sotto accusa c’erano in particolare due fattori. Il primo, l’utilizzo di una Bmw di servizio. Il secondo, l’uso di risorse attinenti al fondo “Promozione Italia” per l’organizzazione di eventi conviviali istituzionali quale addetto militare pro tempore presso l’Ambasciata d’Italia a Mosca.
Nello specifico, sotto accusa c’erano le indennità di servizio per i familiari, una spesa di 9mila euro legata all’auto di servizio, rimborsi per l’organizzazione di eventi e cene che in realtà non si sarebbero svolti. Il tutto sarebbe avvenuto in Russia, tra il febbraio 2021 ed il maggio del 2022. Successivamente è stato espulso dal Cremlino insieme ad altri 23 diplomatici ed esperti militari italiani. In risposta all’analoga mossa dal governo di Mario Draghi dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
All’esito dell’inchiesta il sottocapo di Stato maggiore della Difesa ha decretato la non sussistenza di alcun tipo di responsabilità amministrativa, per dolo o colpa grave. Ed ha trasmesso i relativi atti alla competente Procura Regionale per la Sezione giurisdizionale per il Lazio della Corte dei Conti. Carta ha inoltre sottolineato che né la Procura della Corte dei Conti né quella militare né quella ordinaria avevano aperto procedimenti nei confronti di Roberto Vannacci.
Roberto Vannacci: “Grato che sia emersa la verità”
L’avvocato ha comunque lanciato una stoccata ai media: “Tanto si rappresenta anche nella considerazione che la notizia dell’avvio della inchiesta era stata riportata con grande clamore su tutti gli organi di stampa. Onde con la presente si intende dare uguale risalto mediatico alla positiva conclusione del procedimento. Che esclude definitivamente ogni ipotizzata responsabilità amministrativa e contabile”.
Anche lo stesso generale Vannacci, da qualche settimana europarlamentare in quota Lega, ha commentato il decreto dello Stato maggiore della Difesa. Che dichiara la non sussistenza di alcun tipo di responsabilità amministrativa. “Ho sempre agito nel massimo rispetto delle leggi. E con il solo intento di rappresentare al meglio il nostro Paese. – ha detto Vannacci – Sono grato che la verità sia emersa e che la mia integrità sia stata confermata“.