È morta dopo aver consumato una zuppa ai carciofi e anche la figlia è stata male. Aperta un’indagine per avvelenamento da botulino
La tragedia è avvenuta un mese fa circa, quindi a fine settembre, ma l’indagine che è stata aperta per omicidio colposo si sta rivelando molto più complessa di quanto previsto inizialmente. Una donna di 79 anni, infatti, ha perso la vita dopo aver consumato una zuppa ai carciofi: nonostante la velocità dei soccorsi dell’ospedale Sant’Eugenio, per lei non c’è stato niente da fare. Anche la figlia, che aveva condiviso con lei il pasto, ha mostrato segni di avvelenamento tali da richiedere il ricovero in terapia intensiva.
Fortunatamente, dopo alcuni giorni la figlia della 79enne si è ripresa e si è messa in forze per fare chiarezza sulla morte della mamma. La procura di Roma, quindi, ha aperto un fascicolo per il reato di omicidio colposo ed ha affidato le indagini ai carabinieri del Nas e alla Asl. Ecco la ricostruzione di quanto è accaduto.
Secondo quanto ricostruito fino ad oggi da chi sta indagando sulla morte della 79enne, la zuppa era stata comprata dalla donna in un noto supermercato della zona in cui viveva: si trattava di un prodotto già pronto, di quelli da scaldare e da consumare. A complicare le indagini, però, ci sarebbe il ritardo con cui è stata presentata la denuncia, determinato dal malore avuto dalla figlia che le ha imposto dei giorni di totale riposo all’ospedale. La denuncia, infatti, è arrivata 7 giorni dopo la tragedia.
Al momento della presentazione della segnalazione ai Carabinieri, l’Asl si è subito messa al lavoro ed ha analizzato i rimasugli di zuppa presenti nel pentolino dov’era stata scaldata. Le analisi hanno rivelato la presenza di tracce di botulino, una tossina che determina un vero e proprio avvelenamento se ingerita anche in quantitativi minimi.
Di solito, i sintomi del botulino compaiono dalle 12 alle 36 ore dopo l’ingestione dell’alimento contaminato, sebbene possano rivelarsi anche 10 giorni dopo. Inizialmente si manifesta con debolezza muscolare, soprattutto in relazione ai muscoli innervati dai nervi cranici e quindi quelli oculari, facciali e legati alla deglutizione e alla masticazione. Frequenti, nei casi di botulismo alimentare, la perdita dell’espressione facciale, l’abbassamento delle palpebre e la visione doppia.
Il botulismo più grave, però, riduce anche il movimento dei muscoli respiratori e quindi può causare difficoltà respiratoria o addirittura insufficienza respiratoria, con conseguente effetto depressivo sul cervello che quindi può portare alla morte.
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