Russia, importante nuovo colpo di scena in merito alle reclute fortemente volute da Vladimir Putin: l’annuncio da parte del Cremlino
In questi giorni, per la precisione poco prima di Pasqua, aveva fatto molto rumore la notizia che arrivata dalla Russia. Per intensificare e dare un ulteriore ed importante segnale nel conflitto in Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin aveva preso un importante decisione: ovvero quello di optare per delle nuove reclute. Si tratta di 150mila nuovi soldati pronti ad essere addestrati e, di conseguenza, inviati a combattere nella terra nemica.
Un decreto che, a dire il vero, è stato già firmato dal numero uno russo. Allo stesso tempo, però, è stata fatta subito qualche precisazione. Come annunciato in precedenza si prospettava che venissero inviati in Ucraina. Ed invece colpo di scena: si tratta di una “normale chiamata di leva primaverile” e che non ha nulla a che fare con il conflitto in Ucraina. Morale della favola? Questi nuovi soldati non verranno inviati al fronte per combattere.
Russia, le nuove reclute non verranno inviate in Ucraina
La comunicazione arriva direttamente dal Ministero della Difesa con una nota pubblicata sul loro canale ufficiale di Telegram. A precisare il tutto ci ha pensato il vice ammiraglio e vice capo del Dipartimento per l’organizzazione Vladimir Tsimlyansk. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Tutte le reclute verranno inviate alle basi permanenti per il servizio attivo e non saranno impiegate nelle nuove regioni o nella operazione militare speciale“.
Verranno addestrati nelle “nuove regioni”. Cosa si intende? Quelle che sono state conquistate dalla Russia in questi ultimi mesi come Donetsk, Kherson, Lugansk e Zaporizhzhia e Kherson. Verso la fine dello scorso anno lo stesso Putin aveva precisato che 2/3 dei 617.000 militari impiegati in Ucraina sono professionisti che si sono arruolati sotto contratto. Mentre l’1/3 sono persone che sono state richiamate alle armi. Nel 2023 sono state 486.000 i soldati che hanno deciso di entrare a pagamento nelle forze armate russe.