Russia, non si ferma il conflitto in Ucraina: pronto nuovo piano di soldati

Russia, non si ferma il conflitto in Ucraina: tanto è vero che è pronto un nuovo piano di invio soldati

La Russia e specialmente Mosca sono ancora sotto shock per il terribile attentato verificatosi nella serata di venerdì 22 marzo e che ha visto più di 140 vittime. Il tutto si è verificato all’interno del teatro “Crocus City Hall“. Dopo l’arresto da parte di un vasto gruppo di terroristi del Tagikistan Vladimir Putin non ha assolutamente dimenticato quale sia il suo “obiettivo”: ovvero quello di continuare la sua “operazione militare speciale” in Ucraina.

Il nuovo piano della Russia
Soldati russi (Ansa Foto) Cityrumors.it

Tanto è vero che sta preparando un nuovo attacco nel Paese che ha invaso due anni fa. I vertici militari alti russi ne stanno parlando, con nuove possibilità di reclutamento. Si parla di altri 300mila soldati che dovrebbero partire già nella giornata di domani, lunedì 25 marzo. L’obiettivo russo è quello di effettuare una nuova offensiva contro Kharkiv. Proprio la zona che lo Zar, dopo aver vinto le ultime elezioni presidenziali, per garantire la sicurezza dei territori controllati dalla Russia.

Russia, nuovo piano in Ucraina: pronti 300mila nuovi soldati

Secondo quanto riportato da una fonte del Cremlino pare che sia tutto pronto per la mobilitazione a Kharkiv. A dire il vero, nel settembre di due anni fa, lo stesso Vladimir Putin aveva annunciato la mobilitazione parziale di 300mila soldati. Un mese dopo avere dichiarato che la mobilitazione era stata completata ma non c’era stato un atto formale.

Il nuovo piano della Russia
Soldati russi (Ansa Foto) Cityrumors.it

Di questo ne ha parlato anche il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Queste sono alcune delle sue parole: “Nel momento in cui l’Occidente collettivo è entrato nel conflitto, lo ha trasformato in una guerra per noi. Ma questo non implica cambiamenti giuridici. Continua a essere una operazione militare speciale, in termini legali. Si è trasformata in una guerra per noi, con l’Occidente collettivo che rafforza sempre di più e sempre più direttamente il suo coinvolgimento nel conflitto“.

In conclusione il portavoce ha affermato: “Bisogna proteggere proteggere queste nuove regioni e proteggere i residenti che ci vivono. La Russia non può consentire l’esistenza di uno Stato che non nasconde la sua intenzione di usare qualsiasi mezzo per riprendere il controllo della Crimea, e anche il Donbass e la Novorossiya“.

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