Il dramma all’interno della Chiesa e le forze dell’ordine hanno voluto vederci chiaro: coinvolto un altro sacerdote
Tragedia in chiesa. Un sacerdote inglese di 69 anni è stato trovato morto giovedì notte nella canonica di Kalmthout, in Belgio, in circostanze sospette legate all’uso di droga, in particolare ecstasy. Una situazione talmente strana da far iniziare una lunga serie di indagini, che hanno portato al presunto coinvolgimento di un altro prete.
In particolare il pastore B., di 60 anni, che ospitava la vittima, è stato arrestato in via cautelativa, in attesa dei risultati dell’autopsia. Le autorità hanno sigillato la canonica, e secondo quanto ricostruito è stato ipotizzato che l’uomo fosse in visita dopo un evento legato alla recente visita papale.
I fatti sono avvenuti poco dopo la mezzanotte. B. ha subito contattato i soccorsi, segnalando la morte del suo ospite. Sul posto sono intervenuti gli investigatori e il medico legale per avviare le indagini. “Abbiamo trattenuto il pastore per interrogarlo, e resterà in custodia fino a quando non avremo chiarito le cause della morte“, ha dichiarato Kristof Aerts, portavoce della procura di Anversa. L’autopsia era prevista per ieri (sabato 28 settembre), e solo dopo verrà deciso se B. dovrà affrontare ulteriori misure detentive.
Sacerdote morto, indagine in corso
Nel frattempo, la procura ha aperto un’inchiesta per sospetto traffico di stupefacenti con esito mortale. I primi test effettuati sulle urine della vittima hanno rilevato tracce di anfetamine e MDMA, conosciuta comunemente come ecstasy. Resta da chiarire se la droga appartenesse alla vittima o al pastore.
L’uomo deceduto, 67enne e anch’egli di origine inglese, non ha un indirizzo di residenza noto in Belgio, ma pare fosse un conoscente di lunga data del sacerdote. Il pastore B., in servizio ad Anversa per molti anni, si era trasferito da qualche tempo nella parrocchia di Nostra Signora di Essen-Kalmthout, dove era benvoluto per il suo entusiasmo. Aveva servito diverse comunità locali, tra cui Kalmthout, Heide ed Essen.
Per il pastore B. non si tratta della prima volta che finisce al centro della cronaca. Nel 2017 fu vittima di un brutale furto con scasso nella sua abitazione di Sint-Catharinaplein, nel quartiere di Kiel. Durante il raid, un ladro lo aggredì, costringendolo a consegnare i suoi beni e minacciandolo di violenza se non avesse fornito il codice della sua carta di credito. Dopo aver subito l’aggressione, B. fu rinchiuso nel seminterrato della sua abitazione, riuscendo a liberarsi solo in seguito. Questo evento traumatico segnò profondamente il pastore, ma nonostante ciò, continuò con il suo ministero.