Salvini, Meloni e J.D:Vance: ecco perchè una telefonata può allungare la vita anche a un governo

Un colloquio telefonico tra il vicepresidente del Consiglio e il vicepresidente degli Stati Uniti che ha creato polemiche nell’opposizione, ma non della coalizione al governo

Mentre l’Europa sceglie di varare un nuovo codice da 800 milioni di euro per la difesa dei propri confini con tanto di costituzione di un proprio esercito per disinnescare sul nascere qualsiasi altra mira espansionistica della Russia di Vladimir Putin, gli Stati Uniti provano a far sedere allo stesso tavolo proprio il leader russo, considerato l’invasore e il presidente dell’Ucraina, l’aggredito.

Salvini JD Vance
Salvini, Meloni e J.D:Vance: ecco perchè una telefonata può allungare la vita anche a un governo – Cityrumors.it

Una svolta che ha visto la Premier Giorgia Meloni dover giocoforza adeguarsi al volere della maggioranza dei paesi europei, anche per rispettare il programma elettorale del centrodestra adottato prima della vittoria alle ultime elezioni, non senza però aver fatto sentire il peso della sua presenza, tanto da far cambiare, insieme al Portogallo, il nome al programma varato ieri.

La maggioranza va dritta per la sua strada

Con il Manifesto di Ventotene, le ultime decisioni in materia di difesa dei confini adottate ufficialmente ieri dai membri della UE e la  telefonata del vicepremier Salvini al vice di Donald Trump, hanno preso corpo le ultime polemiche portate avanti dall’opposizione che vorrebbero mettere in evidenza presunti dissidi o vedute diverse tra le varie forze al Governo.

Meloni e Salvini
La maggioranza va dritta per la sua strada – Cityrumors.it

Soprattutto il colloquio telefonico tra Matteo Salvini e J.D.Vance è stato portato ad esempio come un voler prevaricare la premier da parte del leader della Lega. La risposta del vicepresidente del Consiglio non si è fatta attendere e chiarisce punto per punto la situazione. “Io sono vicepresidente del Consiglio e chiamo, non dico il mio omologo perché è ovviamente superiore a me, però io chiamo il vicepresidente degli Stati Uniti per parlare di trasporti. Se c’è un piano da mille miliardi di dollari di investimenti sulla rete ferroviaria e stradale americana, io ho il dovere di fare l’interesse nazionale italiano e di proporre ad aziende italiane di andare a investire sulla rete infrastrutturale americana”, la risposta in un video del Ministro dei Trasporti.

Non siamo su Scherzi a parte

Una replica ferma e precisa nella spiegazione, tanto per spazzare via tutti i dubbi in un momento comunque molto delicato per il futuro dell’Europa e quindi anche del nostro Paese. Una telefonata di quindici minuti “estremamente cordiale e concreta che ha affrontato le opportunità di cooperazione tra i due Paesi”, ha ribadito ancora nel video postato il vicepremier, che ha spiegato come sia stato un preciso atto volto ad anticipare la volontà di una missione negli Usa con imprese e investitori italiani, con l’obiettivo di rafforzare la partnership tra Roma e Washington, proprio alla luce del nuovo corso inaugurato da Donald Trump.

Nessuna divisione
Non siamo su Scherzi a parte – Cityrumors.it

Tutto confermato anche dallo stesso Vance che sul social X sottolinea “la bella telefonata con l’amico vicepremier Matteo Salvini”, ringraziandolo per il caloroso benvenuto riservato anche alla moglie Usha in Italia, in occasione delle Special Olympics di Torino. Una spiegazione legittima quindi quella di Matteo Salvini che ha chiuso l’intervento social affondando ancora di più il colpo. “I giornali di oggi: ‘Salvini chiama Vance perché c’è una guerra con la Meloni a chi fa più telefonate negli Stati Uniti’. È ‘Scherzi a parte’, non è giornalismo”, conclude duramente il vicepremier.

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