Sangiuliano, tutta la verità di Boccia: L’attacco a Meloni: “Chi si richiama ai valori dell’essere donna…”

“Chi si richiama ai valori dell’essere donna ha il diritto e il dovere di difendere la propria dignita’ come ha fatto l’altra persona quando ha interrotto una relazione profonda tramite un post sui social, dopo che il compagno aveva violato un sentimento d’amore”. E’ solo una delle “verità” inedite raccontate da Maria Rosaria Boccia nell’intervista rilasciata a La Stampa

Gli attacchi social, l’intervista del ministro in apertura del principale tg nazionale, di nuovo bordate via instagram, le anticipazioni sull’ web e poi la sua verità contenuta nell’intervista esclusiva rilasciata al quotidiano La Stampa, rilanciata già di buon mattino da tutte le altre testate.

Boccia-Sangiuliano
Il ministro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia

Insomma è indubbiamente lei, da settimane, la donna del momento: Maria Rosaria Boccia. E lui l’uomo del governo più bersagliato dentro e fuori dai palazzi. Gennaro Sangiuliano.  Ma cosa ha rivelato Boccia nell’intervista? Intanto che le date dell’affaire sono importanti, che la  frequentazione col ministro  inizia più di un anno fa e, poi, che di fatto, anche se non lo dice esplicitamente, ci fosse una relazione più che amicale visto che oltre agli eventi già noti la donna dichiara di essere andata con il Ministro anche a concerti e mostre. Ma di titoli la conversazione bomba con La Stampa ne ha tirati fuori parecchi!

Sangiuliano, Boccia:” ho letto messaggi di persone che a mio avviso hanno ricattato il ministro”

Sangiuliano stampa estera
Il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano

Questione ricatto: “Io ho ascoltato conversazioni e letto messaggi di persone che a mio avviso hanno ricattato il ministro”. I ricattatori, continua l’imprenditrice, sarebbero direttori di settimanali. Siluro non da poco, come quello inerente i dettagli organizzativi del G7 della Cultura. Questo il passaggio, “Il ministro era stato invitato più volte dal direttore del Parco per verificare nuove scoperte ma non aveva mai accolto l’invito. Poi è venuto in visita privata a Pompei e, dopo aver pranzato, siamo andati agli Scavi e abbiamo fatto anche il sopralluogo per il G7, come certifica la mail pubblicata da Dagospia, inviata dal direttore del parco anche a me. Zurchtrieghel in tal senso è stato sollecitato più volte da Sangiuliano”. E le famose o famigerate mail del 5 giugno scorso nelle quali sarebbero contenute informazioni riservate? Risponde la donna a chi fa le domande: “Sì, erano contenuti il percorso principale, i due percorsi alternativi per i ministri che partecipano al G7 e il dettaglio dell’organizzazione”. Capitolo nomina a consulente del G7: chi ha comunicato a Maria Rosaria Boccia che poteva diventarlo?  “Il ministro” e “ho visto il decreto firmato dal ministro e io personalmente ho firmato il mio contratto che è stato controfirmato dal capo di gabinetto in presenza del ministro”.

Caso Sangiuliano, chi ha pagato i viaggi di Maria Rosaria Boccia?

Altro tema spinoso, oggetto di diverse domande rivolte anche al ministro della Cultura durante l’intervista al TG1: chi ha pagato i viaggi con Sangiuliano? Di quante trasferte stiamo parlando? E sono state tutte “trasferte” di lavoro? Le risposte della Boccia sono state queste: “forse più di 20 volte” e “sono sempre stata con il ministro anche in lunghe trasferte”, “le volte che siamo stati agli Scavi di Pompei sono venuti a prendermi sotto casa e mi hanno riaccompagnato. Poi quando è venuto ad Ercolano, io avevo proposto di recarmi privatamente agli Scavi ma lui ha insistito per venirmi a prendere. Poi siamo andati a Polignano a Mare, a Riva Ligure, a Taormina”. Erano sempre missioni legate all’attività del ministro? “No, abbiamo fatto anche trasferimenti personali. Siamo andati al concerto dei Coldplay, al concerto de Il Volo”. E ancora, “io ho sempre saputo che le trasferte venivano pagate dal ministero. Io comunicavo solo ed esclusivamente, anche per le trasferte, con il capo segreteria”. Insomma nel a tu per tu con La Stampa,  Maria Rosaria Boccia, risponde a domanda su domanda, replica colpo su colpo anche alle numerose insinuazioni e illazioni che in questa ultima settimana le sono piovute addosso. E ovviamente non risparmia, sempre col solito sorriso smagliante stampato sul suo bel volto, bordate importanti.

 “Io ho sempre e solo detto la verità” e “sicuramente dal ministro Sangiuliano mi sento non rispettata” e “se lui si pente delle bugie che ha detto e mi chiede scusa con gli stessi mezzi che ha usato per farmi passare per quella che non sono di certo lo perdono. Sono una persona cristiana che crede nei valori”. Sulla confessione del ministro in merito ad una loro relazione “personale”,  se sia sentimentale o meno, la donna afferma: “Dovrebbe chiarirlo lui. C’è stata molta confusione fin dall’inizio nella comunicazione di questa sfera”, “confermo che il ministro è un po’ confuso. Perché il giorno prima ha detto che nelle nostre chat potevano esserci solo delle foto carine, non compromettenti e qualche cuoricino o qualche emoticon carina. Ma un conto è dire quello che ha detto il giorno prima ovvero che ci sono delle chat blande, un altro è dire che ci sono delle chat con una persona con cui hai una relazione. Con una persona con la quale ho una relazione non mi scambio solo delle foto innocenti ed emoticon. Parliamo della nostra vita personale quotidiana. Semmai posso scambiarmi anche qualche messaggio più piccante”.

Caso Sangiuliano, Boccia a Meloni : “Chi si richiama ai valori dell’essere donna ha il diritto e il dovere di difendere la propria dignità'”

Ainis intervista Il Dubbio premierato
Il premierato viene bocciato da Ainis – Cityrumors.it – © Ansa

Ultima ma non ultima, la questione Giorgia Meloni che ormai 3 giorni fa per 90 minuti ha tenuto a colloquio il suo ministro. Boccia, in maniera furba, non parla del presidente del Consiglio nel suo ruolo istituzionale, ma a lei si rivolge ricordando uno dei periodi più delicati e privati,  “chi si richiama ai valori dell’essere donna ha il diritto e il dovere di difendere la propria dignita’ come ha fatto l’altra persona quando ha interrotto una relazione profonda tramite un post sui social, dopo che il compagno aveva violato un sentimento d’amore”. “Mi chiedo perche’ io vengo trattata con arroganza, additata senza nome e cognome. I comportamenti sessisti vanno sempre denunciati, come ha fatto lei – incalza – anche utilizzando i social perche’ una donna deve proteggere la propria dignita’ indipendentemente dal ruolo che ricopre”. “Non si puo’ rivendicare la dignita’ di una donna, offesa nei sentimenti, a fasi alterne. Inoltre non si puo’ dirsi cristiani senza praticare il perdono. Io mi limito a difendermi da un comportamento sessista”. 

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