Una ragazza è stata uccisa dal suo vicino di casa e coetaneo con circa trenta colpi con le forbici, nelle prossime ore l’autopsia
Sara Centelleghe è l’ennesima vittima di un sistema malato che non si oppone alla violenza, ma che spesso la normalizza facilitandogli l’ingresso nella società. Aveva solo 19 anni quando ha perso la vita o, meglio, quando le è stata strappata via dal suo vicino di casa. Una trentina di colpi di forbici. Un’aggressione frutto di una cattiveria che non può appartenere agli esseri umani o, forse, solo a loro perché neanche gli animali riuscirebbero istintivamente a compiere un gesto così truculento. L’assassino sarebbe stato individuato in Jashan Deep Badhan che, dopo una discussione, l’avrebbe aggredita uccidendola senza alcuna pietà e segna segni di umanità.
Inutili, come riporta leggo.it, i tentativi della ragazzi di liberarsi del suo aggressore. I colpi si sono rivelati mortali e la forza del suo assassino fin troppo prorompente. Oggi verrà eseguita, in mattinata, l’autopsia. Si cercheranno le conferme sul modo in cui è stata uccisa e scoprire quali colpi si siano poi rivelati fatali. L’esame autoptico è stato richiesto dalla Procura di Bergamo. Da qui si capirà anche il numero di colpi sferrati contro Sara, con le prime sensazioni che elevano il numero intorno ai 30. Nel corso della colluttazione la vittima è stata colpita al volto e al collo e, stando alle prime informazioni, potrebbe aver anche incassato dei pugni.
La versione di Jashan
Attualmente Jashan Deep Badhan è ricoverato presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Qui martedì mattina è stato interrogato dalla polizia, e ha confessato di aver commesso il delitto. La ricostruzione che ha offerto alle autorità, però, non è ancora del tutto chiara, alcune parti sembrerebbero essere più sfumate rispetto ad altre. Il suo gesto non avrebbe un movente, sembrerebbe più un istinto violento che ha lo ha dominato all’improvviso. Intanto, il suo avvocato Fausto Micheli ha sottolineato come il suo assistito sia attualmente provato e pentito di quanto fatto. Avrebbe, inoltre aggiunto, che in realtà Badhan non conosceva Sara di persona.
Secondo il suo confuso racconto, tutto è nato un incontro casuale tra i due, rapidamente degenerato però in una discussione. L’assassino ci ha tenuto a precisare di non aver mai tentato di approcciarla sessualmente. L’unica spiegazione, ma forse neanche sufficiente, è data dall’ipotesi che fosse sotto effetto dell’alcol o di sostanze stupefacenti che, comunque, giustificherebbero la difficoltà nel ricordare quel che è avvenuto. Le indagini sono ancora in corso, tra i primi dettagli emerge il fatto che Sara abbia provato a lottare contro Jashan, dettaglio che non trova riscontri nel suo racconto.