Dietro all’omicidio della 18enne di Costa Volpino per mano di Jashan Deep Badhan potrebbe esserci il movente della droga. Cos’è successo
È entrato nell’appartamento della 18enne grazie al portone lasciato aperto e ben certo che fosse sola, poiché l’amica della ragazza lo stava aspettando giù in strada. L’ha quindi tramortita prendendola a pugni, poi ha afferrato la forbice e le ha sferrato almeno 30 colpi, togliendole la vita. Il motivo non lo sa dire nemmeno lui, nonostante abbia confessato l’omicidio, ma gli inquirenti hanno un’ipotesi: potrebbe c’entrare la droga.
Già nei giorni scorsi, gli inquirenti si sono concentrati sullo scambio di SMS tra Joshan e l’amica della vittima, che aveva con l’omicida un appuntamento sotto casa. Mentre lei scendeva con l’ascensore, però, lui saliva dalle scale: se inizialmente si pensava ad una casualità che gli avrebbe impedito di incontrarsi e che avrebbe poi per qualche motivo scatenato l’istinto omicida, oggi invece si pensa a un raggiro volontario. Ecco quindi qual è l’ultima ipotesi degli inquirenti.
Gli SMS parlano chiaro e rivelano che Badhan e l’amica di Sara Centelleghe avevano appuntamento sotto casa per uno scambio di droga. Il ragazzo, infatti, cercava il “fumo” e la ragazza era disposto a darglielo in cambio di un po’ di cocaina. Secondo chi indaga, però, le intenzioni del ragazzo non erano quelle di presentarsi all’appuntamento per lo scambio, ma di raggirare la ragazza salendo nell’appartamento mentre lei era giù per strada, quindi mettere le mani sulla droga senza dover cedere nulla in cambio.
Quando la ragazza, per SMS, gli ha scritto che stava scendendo con l’ascensore, quindi, lui sarebbe salito dalle scale e, arrivato al terzo piano, sarebbe entrato nell’appartamento: sapeva bene quale fosse, poiché anche lui vive in zona e vede quella casa dal suo balcone. Una volta entrato ha iniziato a cercare la droga passando dal soggiorno alla zona notte e qui avrebbe trovato Sara Centelleghe, che stava dormendo. Dopo una prima colluttazione, quindi, l’avrebbe uccisa secondo le modalità già note: forse, una reazione spropositata per essere stato scoperto.
Durante la perquisizione nell’appartamento in cui Sara Centelleghe viveva con la madre, gli inquirenti hanno individuato e sequestrato 30 grammi di marijuana proprio dietro alla porta d’ingresso. Forse era questa la quantità di cui era alla ricerca Badhan. Non è pervenuta, però, la cocaina che la 17enne avrebbe promesso al ragazzo in merito a quello scambio. “Non c’è nulla di razionale nel grave delitto che ha commesso. È affranto e chiede scusa per il dolore che ha causato ai famigliari” fa sapere il legale di Badhan nel frattempo, che si trova ricoverato in psichiatria all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, lo stesso dove oggi verrà eseguita l’autopsia sul corpo della vittima.
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