Titolare di un atelier, è accusato di furto di energia elettrica. Arrestato dai carabinieri, si difende così Andrea Gaetano Boccia
Arrestato Andrea Gaetano Boccia: scoperto contatore manomesso nel suo atelier. Nuovo caso giudiziario che scuote Pompei. Andrea Gaetano Boccia, 44 anni, titolare di un atelier di moda, è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Torre Annunziata con l’accusa di furto di energia elettrica. Gli inquirenti hanno scoperto che il contatore del suo negozio, che registrava consumi insolitamente bassi, era stato manomesso.
L’arresto è scattato immediatamente e sul posto sono intervenuti anche i tecnici dell’Enel, che hanno confermato l’alterazione del dispositivo. Ma la vicenda assume contorni ancora più eclatanti perché Andrea Gaetano Boccia è il fratello di Maria Rosaria Boccia, l’imprenditrice di Pompei al centro del caso Sangiuliano, lo scandalo che ha portato alle dimissioni dell’ex ministro della Cultura.
Le accuse e la difesa Andrea Gaetano Boccia
Oggi Boccia è stato processato per direttissima presso il tribunale di Torre Annunziata. Durante l’udienza ha rilasciato dichiarazioni spontanee, respingendo le accuse. Ha spiegato che l’immobile in cui si trova il contatore incriminato era chiuso per ristrutturazione, motivo per cui i consumi risultavano molto bassi. Inoltre, ha presentato documenti attestanti il pagamento delle bollette.
La Procura ha chiesto l’obbligo di firma, mentre la difesa ha richiesto la non applicazione di misure restrittive. La giudice Emma Aufieri si è riservata di decidere.
Dopo il clamore mediatico sul caso Sangiuliano, il nome Boccia torna sotto i riflettori con un’altra vicenda giudiziaria che potrebbe avere ripercussioni. Restano ora da attendere le decisioni della magistratura per capire se l’accusa di furto di energia elettrica si tradurrà in una condanna o se la difesa riuscirà a dimostrare l’estraneità ai fatti di Andrea Gaetano Boccia.
