La Bulgaria e la Romania faranno parte dell’area Schengen dal 31 marzo, varcare i loro confini nazionali comporterà importanti cambiamenti
Nell’ultima assemblea a Bruxelles, i Paesi dell’Unione europea hanno dato all’unanimità il via libera all’ingresso graduale della Romania e della Bulgaria nell’area di libera circolazione Schengen, ma la continua opposizione dell’Austria, molto preoccupata dell’ eventuale ingresso di immigrazione irregolare verso il proprio territorio, ha posto ancora dei condizionamenti alla libera circolazione attraverso le frontiere di questi due paesi.
L’area Schengen è un’area in cui 27 Stati europei hanno abolito i controlli alle frontiere comuni. Questo progetto europeo, nato nel 1985, permette a più di 400 milioni di persone di viaggiare liberamente tra i Paesi membri senza sottoporsi ad alcun tipo di controllo. In questa zona delimitata i Paesi hanno deciso di non effettuare i controlli sulle persone e creare un’unica frontiera esterna per i viaggi internazionali. Ne restano fuori l’Irlanda, per propria scelta e Cipro, per la disputa territoriale con la Turchia, oltre alla Gran Bretagna.
Schengen è un termine ricorrente in aeroporto per qualsiasi viaggiatore che, prima o poi, si domanderà come e perchè potrebbe influire sul suo viaggio. Nel 1985, 27 stati europei più 3 extra UE, attraverso l’omonimo Trattato, hanno abolito i controlli alle frontiere creando di fatto un territorio dove è possibile circolare liberamente. In pratica, nel caso in cui si viaggi verso paesi NON Schengen, il viaggiatore dovrà sottostare a ulteriori controlli sui documenti alle frontiere. Risulta evidente quanto possa essere importante dal punto di vista turistico e commerciale per ogni nazione entrare in questo trattato. A partire dal 31 marzo di quest’anno, anche la Romania e la Bulgaria entreranno a far parte dello spazio Schengen, i due Paesi sono membri dell’Unione europea dal 2007 ma, non facendo parte dell’area senza frontiere, i viaggiatori dovevano ancora esibire il passaporto all’ingresso. Nel 2024 i controlli alle frontiere dei due Paesi saranno semplificati. Per ora però, il veto dell’Austria, ha portato a eliminare soltanto i controlli alle frontiere rumene e bulgare per i viaggi aerei e marittimi, ma non ancora ai confini terrestri. Su questo punto, i negoziati proseguiranno nel 2024.
Un momento davvero importante e soprattutto significativo, dopo i recenti fatti accaduti in Europa e non solo, per prendere la decisione di allargare l’area Schengen e la Commissione europea l’ha accolta con favore, decisione che arriva dopo ben 12 anni di negoziati. “La giornata di oggi segna un momento storico per la Bulgaria e la Romania e di grande orgoglio per i loro cittadini”, ha dichiarato la presidente Ursula von der Leyen in un comunicato stampa. La Commissione europea ha ricordato di aver ritenuto fin dal 2011 che questi due paesi fossero pronti ad aderire allo spazio Schengen. Restava da risolvere il nodo dell’Austria che aveva posto il veto l’anno scorso per protestare contro i troppi immigrati clandestini arrivati sul suo territorio, prima di accettare di revocarla in cambio di garanzie. Sofia e Bucarest hanno concordato di lottare maggiormente contro l’immigrazione clandestina in una dichiarazione congiunta firmata ieri con Vienna. I viaggiatori che arriveranno in Romania e Bulgaria in aereo o via mare da altri Paesi dell’area Schengen non dovranno più esibire il passaporto all’arrivo. Ciò significa che i passeggeri di voli, crociere e traghetti non saranno soggetti a controlli, mentre chi arriva in auto, in treno o in autobus dovrà comunque portare con sé un documento d’identità, poiché le norme che regolano le frontiere terrestri non sono ancora state stabilite.
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