Una dura discussione tra due colleghi sul posto di lavoro ha portato all’aggressione di uno nei confronti dell’altro
I litigi sul posto di lavoro sono all’ordine del giorno, soprattutto in posti dove la pressione è tanta. Lavorare quotidianamente con gli occhi puntati addosso porta inevitabilmente ad accumulare stress e tensioni che possono poi sfociare con i propri colleghi. Basta un lavoro fatto male, una semplice e banale incomprensione, un motivo più o meno importante per scatenare la rabbia tra due lavoratori. Non è una novità, dunque, quando si sente parlare di litigi tra persone che quotidianamente condividono gli stessi spazi e con gli stessi obiettivi. A volte, anzi, è sinonimo di coesione, di sinergia con gli obiettivi aziendali, una sinergia al punto tale da far uscire dalle staffe i diretti interessati.
Per questa ragione queste situazioni, fino a quando rientrano in dei limiti non stabiliti ma etici e morali, sono accettabili anche all’interno di un ufficio. Un’eccezione è rappresentata, però, da quei casi in cui quel confine non detto viene valicato. Quando un semplice alterco si trasforma in qualcosa di più violento e per certi versi anche pericoloso. In quei casi l’intervento dev’essere immediato, punendo l’uno o l’altro dipendente, se non addirittura entrambi. Più di una volta, infatti, abbiamo sentito parlare di casi che sono sfociati in violenza ingiustificata, come l’ultimo avvenuto a Reggiolo.
Reggiolo è un comune italiano di neanche 10 mila abitanti e che si trova in provincia di Reggio Emilia, in Emilia Romagna. Questa cittadina è salita alla ribalta nella cronaca odierna per una discussione fin troppo accesa tra due colleghi sul posto di lavoro. Una dura e pesante litigata che ha costretto i colleghi a intervenire per placare la situazione. In particolar modo, a far scattare il loro intervento è stato un uomo di 32 anni che, durante l’alterco, ha assestato forte schiaffo sulla nuca della vittima di 39 anni, facendola cadere a terra, per poi gettargli a dosso un pennello ancora sporco di vernice.
I presenti si sono intromessi scongiurando un ulteriore degenerare della situazione e riportando tutto all’ordine. Terminato il turno di lavoro il trentanovenne, però, non è voluto passarci sopra. Recatosi dai carabinieri ha voluto muovere denuncia nei confronti del suo collega. Sono state subito avviate delle indagini che hanno portato le autorità a interrogare anche i vari testimoni che hanno assistito alla scena. L’aggressore è stato denunciato per lesioni personali e nei prossimi giorni rischia di pagare duramente la sua reazione fin troppo violenta nei confronti del collega.
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