Nuova giornata complicata a causa dell’ennesima agitazione convocata dai sindacati. Non solo i trasporti, si fermano anche altri settori
Si prospetta un venerdì 29 novembre da incubo per l’Italia a causa dell’ennesimo sciopero generale. Sono diversi i settori che si fermano in questa giornata aderendo all’agitazione decisa dai sindacati nelle scorse settimane. L’unico a decidere di non bloccarsi è il trasporto ferroviario perché, stando a quanto riferito dall’Adnkronos, si era sfilato già in passato rispettando l’ormai famosa regola dei dieci giorni.
Nonostante questo si preannuncia una giornata molto complicata a causa dello sciopero. I sindacati sono scesi in piazza per manifestare il proprio dissenso con alcune decisioni del governo. E Landini da Bologna ricorda come “in Parlamento è in discussione un decreto che viene chiamato sicurezza, ma noi chiediamo il ritiro e questa è una delle richieste anche della giornata di mobilitazione odierna“.
Non mancano le polemiche per quanto riguarda i trasporti. I fari sono puntati principalmente sui mezzi pubblici con la decisione del ministro Salvini di precettare le 24 ore di agitazioni passandole a 4. Una scelta non condivisa con i sindacati e da qui lo scontro tra il leader della Lega e il leader della Cgil Landini.
“Le piazze non si precettano – il messaggio di Landini da Bologna, citato dall’Adnkronos – abbiamo già dati di adesione altissimi e questa rappresenta la migliore risposta possibile. Il Paese chiede un cambio di leggi considerate da molti balorde e il lavoro e la dignità delle persone devono tornare al centro. E le piazze piene ci dicono che dobbiamo continuare così e la strada intrapresa è quella giusta“.
I mezzi pubblici si fermano dalle 9 alle 13, ma sono anche altri i settori che in questo venerdì hanno aderito allo sciopero. A partire da quelli pubblici e privati, sanità, scuola, poste, fabbriche, ma anche giustizia, commercio, ministeri e vigili del fuoco. Per tutti questi dipendenti lo stop è previsto per 8 ore oppure l’interno turno di lavoro.
Una giornata che dunque si preannuncia molto complicata per gli italiani. Solo nelle prossime ore, comunque, sapremo i numeri dell’adesione a questa agitazione e capire se l’agitazione convocata dai sindacati ha dato i suoi frutti oppure no.
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