Scuola chiusa per fine Ramadan, aperto un caso: quante polemiche

Scuola chiusa per fine Ramadan, aperto un caso: non sono mancate le polemiche 

Non si sono fatte attendere le polemiche in merito alla vicenda della chiusura della scuola di Pioltello per la fine del Ramadan. In merito a quanto accaduto è intervenuto l’Ufficio scolastico regionale della Lombardia. Quest’ultimo ha voluto emanare una nota per esprimere il proprio pensiero. Durante le ispezioni, effettuate proprio in questi giorni, sono state riscontrate alcune irregolarità. Le stesse che riguardano la delibera assunta dal consiglio d’istituto.

Quante polemiche
Scuola chiusa per fine Ramadan (Ansa Foto) Cityrumors.it

Non solo: nel comunicato è stato evidenziato anche il fatto che sia stato invitato il dirigente scolastico a valutare se disapplicare, o meno, la delibera ed il consiglio di istituto per valutare la possibilità dell’annullamento. Come riportato in precedenza si tratta di una vicenda che, proprio in questi giorni, ha scatenato non poche polemiche nell’intera regione.

Milano, scuola chiusa per fine Ramadan: aperto un caso

Questa è una parte della nota ufficiale emanata dall’Ufficio scolastico regionale della Lombardia: “In relazione al caso dell’Istituto Iqbal Masih di Pioltello, che ha deciso di sospendere l’attività didattica il 10 aprile, sulla base delle risultanze dell’accertamento ispettivo disposto dall’Usr per la Lombardia, sono state evidenziate talune irregolarità della delibera assunta dal consiglio d’istituto“.

Quante polemiche
Scuola chiusa per fine Ramadan, aperto un caso (Ansa Foto) Cityrumors.it

Successivamente il comunicato continua e si conclude in questo modo: “Il direttore generale dello stesso ufficio ha pertanto invitato il dirigente scolastico, nella sua qualità di garante della legittimità dell’azione amministrativa della scuola, a valutare la disapplicazione della delibera e la possibilità dell’annullamento in autotutela da parte dello stesso Consiglio d’istituto, al fine di assicurare il rispetto delle disposizioni in materia“.

In merito a questa vicenda ne ha parlato nuovamente il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. Quest’ultimo ha precisato che il mondo della scuola ha dei risultati formativi che sono inferiori rispetto a quelli della media che presenta la Lombardia. Il suo obiettivo è spingere sul fatto che le scuole possano garantire un futuro importante per tutti i giovani. Poco importa se gli stessi siano immigrati oppure italiani.

Purtroppo, però, ha menzionato anche il fatto di aver ricevuto (non si tratterebbe affatto della prima volta) continue minacce di morte al giorno, insulti ed altro. Precisando che tutti questi atteggiamenti di violenza non corrispondono alla civiltà. In conclusione precisare che l’ultima parola spetta sempre all’Ufficio scolastico che è in totale autonomia. Ed ovviamente non è tardato ad arrivare.

 

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