“Se rinunci al cellulare una bottiglia di vino gratis per te”, questa è l’idea geniale avuta da parte di un ristorante italiano: oramai non si sta parlando d’altro
L’obiettivo del ristorante è quello che una coppia, gruppo di amici o altro, si goda la serata durante un pranzo o cena. Unica regola? Nessun cellulare sul tavolo. Una vicenda che arriva direttamente da Verona e che vede come protagonista il ristorante “Al Condominio” che ha avviato un primo locale “tech free“. Vietato, quindi, fotografare pietanze che arrivano sul tavolo e postare il contenuto su Instagram, Il ristorante ha aperto pochi giorni fa e sta già facendo discutere.
Il loro obiettivo è quello di ritornare agli antichi fasti, ovvero alla “normalità”, di quando si usciva a cena fuori senza essere distratti dal dispositivo elettronico che è entrato a far parte della nostra vita di tutti i giorni. In merito a tutto ciò ne ha parlato il cofondatore del ristorante, Angelo Lella. Quest’ultimo ne ha parlato ai microfoni del ‘Corriere della Sera’ di questa sua idea che, a quanto pare, sta avendo un discreto successo. Il piano, però, non è stato solamente il suo ma anche di altri come: Federico D’Erchia, Michele Zanichelli e Lorenzo Fraccaroli.
Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “A tavola si vedono spesso molte coppie impegnate a fotografare e postare le portate o a rispondere a messaggi e vocali. Non parlano più tra di loro. Il nostro obiettivo è quello di riporre il telefono in una cassetta personale cassetta delle lettere. Nel caso in cui i nostri clienti accettassero avranno in regalo una bottiglia di vino”.
Verona, il primo ristorante tech-free: nessun cellulare
Ovviamente i menu sono cartacei (del Qr Code nessuna traccia). Le recensioni? Con carta e penna, come in passato. Anche se, a dire il vero, l’inizio non è stato dei più semplici visto che ad accettare questa sfida solamente 1/3 delle persone. Le altre, invece, di staccarsi dal proprio cellulare non ne volevano assolutamente sapere. In particolar modo gli over 45. Mentre i giovani (ovvero i millennial) hanno accettato con entusiasmo questo “ritorno” agli antichi fasti.
L’obiettivo del locale veronese è quello di poter diventare un vero e proprio franchising. Magari l’obiettivo è quello di piazzarsi anche in altre grandi città come quelle di Roma e Milano. Gli ideatori, concludono, affermando che tutti hanno bisogno di rallentare e staccare la spina. Diventare raggiungibili e operativi può essere una trappola per l’essere umano.