“Sei troppo grasso”, bambino fa correre suo figlio sul tapis roulant a velocità estrema: per il piccolo non c’è stato nulla da fare
Una drammatica vicenda quella che arriva direttamente dagli Stati Uniti D’America. Ci troviamo precisamente nel New Jersey dove un bambino di 6 anni ha perso tragicamente la vita. Ad ucciderlo suo padre, Christopher Gregor, anni 31. Quest’ultimo attualmente si trova sotto processo per la morte del figlio Corey Micciolo. La vittima è stata costretta ad effettuare un duro allenamento per perdere massa grassa. In cosa consisteva? In una corsa sul tapis roulant in palestra.
Secondo quanto riportato dalla difesa, però, il bambino non sarebbe morto per via degli esercizi eseguiti in palestra, ma per una polmonite. Il tutto avvenne poco più di tre anni fa, precisamente il 2 aprile del 2021. Una vicenda che, adesso, è finita nel tribunale americano. Il padre dovrà rispondere a due capi di accusa: uno in merito alla vicenda del tapis roulant mentre l’altro quello riguardante la morte del piccolo avvenuta 13 giorni dopo dall’allenamento. Questo è quello che fa sapere il “New York Post“.
Queste le parole degli avvocati dell’uomo: “La morte di Corey non ha assolutamente nulla a che fare con quel tapis roulant“. Dichiarazioni forti che tendono a respingere le pesanti accuse nei confronti del loro assistito. Per i legali, invece, sarebbe stato l’abuso cronico dell’uomo a lasciare il giovane con lesioni interne che gli sono costate la vita. Il filmato dell’allenamento del padre al figlio è finito in rete. Era il 20 marzo del 2021 quando sottopone il figlio ad una sessione molto dura all’Atlantic Heights Clubhouse.
La sua convinzione è che il bimbo fosse molto grasso e che doveva necessariamente dimagrire. Aumentava, sempre di più, la velocità del macchinario ed anche l’inclinazione. Fino a quando Core non vola letteralmente via dal tapis roulant. Si vede l’uomo che lo prende in braccio e rimette in sesto, ma il piccolo ha notevoli difficoltà. Poi il 31enne decide di abbassare la velocità e concedergli una pausa.
Non è finita qui visto che la madre della vittima, Breanna Micciolo, è attualmente in conflitto con il suo ex per l’affidamento del bambino. La donna aveva notato anche dei lividi sul corpo del figlio: in particolar modo sulla fronte e petto. La madre lo aveva portato anche da un pediatra, ma per il professionista non c’erano affatto problemi. Il 2 aprile di quello stesso anno il piccolo si svegliò nella notte, ma iniziava a biascicare e incespicare per via della nausea.
Fu portato immediatamente in ospedale, ma era oramai troppo tardi. Dopo tre mesi scattarono le manette per l’uomo e accusato di abbandono di minore. Nel mese di settembre un patologo forense annunciò che la morte del piccolo fu dovuta ad una serie di maltrattamenti cronici. Tra queste ferite da corpo contundente al torace e all’addome e una lacerazione al cuore.
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