Si parla ormai da qualche mese del semaglutide, utilizzato soprattutto in America come formula magica per perdere peso, per alcuni è la scoperta dell’anno, ma per altri ci sono troppe cose che non sappiamo
Semaglutide è un medicinale antidiabetico utilizzato in associazione a dieta ed esercizio fisico per trattare adulti affetti da diabete di tipo 2 non controllato in modo soddisfacente. Studi successivi ne hanno confermato l’efficacia anche per la perdita di peso corporeo, sia nei soggetti con diabete sia in soggetti non diabetici.
Il farmaco è frutto della ricerca della società farmaceutica danese Novo Nordisk, leader mondiale nel settore della diabetologia.
Si tratta di un analogo sintetico del GLP-1, un ormone prodotto dall’intestino che stimola la secrezione di insulina e inibisce la secrezione di glucagone da parte del pancreas quando la glicemia è elevata. Il farmaco agisce da agonista recettoriale del GLP-1 con conseguente riduzione della glicemia in modo glucosio-dipendente e di lieve ritardo dello svuotamento gastrico nella prima fase post-prandiale.
La famosa rivista Science l’ha definita “la scoperta dell’anno”. L’autorevole rivista statunitense ha citato alcuni studi sul medicinale, riportando però anche le preoccupazioni su alcuni aspetti come il costo, la disponibilità, gli effetti collaterali associati e la potenziale necessità di essere assunto a tempo indeterminato. La semaglutide, molecola che fa parte della categoria degli agonisti del recettore del GLP-1, originariamente sviluppati per il diabete già quasi 20 anni fa, ha suscitato entusiasmo e interesse nell’ultimo anno a causa del suo uso per dimagrire e trattare l’obesità. Molte celebrità, come Elon Musk, la celebre Oprah Winfrey e le sorelle Kardashan, ad esempio, ne hanno già fatto uso, mostrandosi poi sui vari red carpet con 5-10 Kg in meno (circa il 15-20% del proprio peso), persi in pochissimo tempo. E questo non perché hanno seguito una dieta particolare, ma perché hanno cominciato ad assumere il semaglutide.
Numerose evidenze scientifiche mostrano che la semaglutide non solo regolarizza il metabolismo, ma interviene sulle principali cause dell’obesità: riduce la pulsione verso il cibo e aumenta il senso di sazietà determinando una riduzione dell’introito calorico. Anche in Italia questo farmaco da qualche tempo viene utilizzato, ma solo previa prescrizione medica e soprattutto non come soluzione per perdere peso. Si tratta infatti di una terapia specifica per pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2. A causa di questo suo nuovo utilizzo, però, purtroppo le scorte di semaglutide si sono ridotte notevolmente, tanto da risultare introvabile in alcune zone, scatenando l’allarme dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco). La preoccupazione dei medici riguarda il pericolo che le persone non obese o in sovrappeso possano ricorrere all’ utilizzo di questo farmaco per dimagrire rapidamente. Ormai, anche sui più famosi social, è possibile vedere milioni di video di ragazzi e ragazze che si iniettano il semaglutide nel tessuto di addome o cosce. Non si tratta infatti di una semplice pillola da assumere per bocca, ma di una vera e propria iniezione, come la maggior parte delle terapie per il diabete mellito. L’allarme lanciato però è quello che il farmaco, se non assunto come cura per il diabete di tipo 2, non può essere assunto per tutta la vita, e oltre al costo non indifferente (tra i 170 e i 230 euro al mese), non risulta essere adatto alla salute.
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