I carabinieri nelle scorse ore hanno sequestrato un garage in un condominio a Terno d’Isola, vicino a dove Sharon Verzeni è stata accoltellata.
Sul caso della barista di 33 anni uccisa stanno indagando i carabinieri del nucleo investigativo di Bergamo e della compagnia di Zogno, su delega della Procura. I sigilli sono stati apposti ad un box proprio in via Castegnate, nei pressi del luogo dell’aggressione avvenuta poco prima dell’1 di martedì 29 luglio. Gli inquirenti hanno invitato alla cautela, sottolineando che il provvedimento non rappresenta un vero e proprio punto di svolta nell’indagine per omicidio.
Il sequestro è scattato perché nel box, di proprietà di un italiano, è presente anche una branda. I carabinieri vogliono ora capire come mai e se l’assassino possa esservisi nascosto o averci dormito. L’interno del garage si è presentato piuttosto disordinato. Il condominio, un grosso complesso di colore marrone scuro, è abitato da centinaia di famiglie. Molte sono straniere e la recinzione è facilmente scavalcabile. Quindi non si può escludere che la notte dell’aggressione il killer possa essere scappato proprio da lì per nascondersi o nascondere qualcosa.
Bisogna ricordare che l’area dov’è avvenuto l’omicidio non è direttamente coperta dalle telecamere. Non è chiaro quale strada abbia percorso l’assassino per scappare dopo aver ferito con quattro profonde coltellate la donna, poi morta all’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo. Non è ancora neppure chiaro il movente ma sembra che l’aggressore volesse colpire proprio Sharon accanendosi in maniera feroce. Esclusa anche l’ipotesi della rapina.
Questa mattina il quotidiano La Repubblica ha riportato il ritrovamento di un coltello sporco di sostanza rossastra e con una lama compatibile con le larghe ferite riscontrate sul corpo di Sharon Verzeni. Gli inquirenti, però, al momento non hanno confermato la circostanza. Si attendono con ogni probabilità gli esiti degli esami di laboratorio per un confronto con il profilo genetico della vittima.
Sharon Verzeni, il padre del compagno: “Accoltellata di proposito”
“L’hanno accoltellata di proposito, per me qualcuno le ha fatto delle avances. – ha detto Mario Ruocco, padre del compagno di Sharon Verzeni – Il dietologo le aveva detto di fare un po’ di ginnastica allora la sera usciva. Magari in quel bar dove andava a fare colazione bar qualcuno la affiancata. Quello che penso io è che qualcuno le ha fatto qualche avances, le ha rifiutato e se n’è andata. Speriamo lo prendano”.
Mario è il padre di Sergio, il compagno di Sharon con cui da tre anni viveva a Terno d’Isola. “La sera dell’omicidio mio figlio era in casa casa a dormire. Lui la stava aspettando, aveva visto che era in ritardo, e invece sono arrivati i carabinieri e l’hanno tirato giù dal letto. Lui è rimasto scioccato. Sergio – ha concluso Ruocco – non dice niente, l’hanno interrogato e continueranno a interrogarlo ancora“.