Sharon Verzeni è stata uccisa in strada con quattro coltellate e non si è difesa: mistero sulla morte della 33enne

Ieri è stata effettuata l’autopsia sul corpo di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa in strada poco dopo la mezzanotte di martedì scorso.

L’esame è stato eseguito dal medico legale Marco Marchesi ed è durato circa due ore. Non erano presenti consulenti di parte nominati dalla famiglia. La donna è stata colpita da quattro coltellate, tre delle quali risultate mortali. Una coltellata l’ha raggiunta al petto mentre le altre tre alla schiena con la lama che ha raggiunto i polmoni provocando una grave emorragia.

Sharon Verzeni è stata uccisa in strada con quattro coltellate e non si è difesa: mistero sulla morte della 33enne
Sharon Verzeni è stata uccisa in strada con quattro coltellate (ANSA FOTO) – cityrumors.it

Sul cadavere non c’erano segni di difesa: probabilmente la donna è stata colta di sorpresa. I vestiti ed i campioni di materiale biologico repertati durante l’autopsia saranno ora inviati ai carabinieri del Ris per cercare eventuali tracce genetiche di dna differenti da quello della vittima. La Procura della Repubblica di Bergamo ha rilasciato il nulla osta per la sepoltura.

L’omicidio è avvenuto nella notte tra lunedì e martedì scorsi a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo. Sharon Verzeni era originaria di Bottanuco, nel Bergamasco, viveva da tre anni a Terno d’Isola e lavorava in una pasticceria di Brembate. Amava gli animali e si dava da fare per aiutare a far adottare i cuccioli nella zona ed aveva l’abitudine di uscire a correre di sera da sola. Aveva un compagno che si trovava a casa a dormire al momento del delitto. L’uomo, Sergio Ruocco, elettricista, è stato svegliato e sentito per lungo tempo dai carabinieri.

Stando alle prime ricostruzioni è stata lei stessa a chiamare il 112, riuscendo a dire: “Aiuto! Sono stata accoltellata“. Sharon è stata rinvenuta a terra in via Castagneto ed è stata trasportata in codice rosso all’ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo, dove è deceduta. Proprio presso il nosocomio ieri i parenti hanno potuto vedere per l’ultima volta il corpo della vittima. “Possiamo soltanto ringraziare le forze dell’ordine”, ha detto Bruno Verzeni, il padre di Sharon che si trovava insieme alla moglie Maria Teresa Previtali e al compagno della figlia, Sergio Ruocco.

Sul caso stanno indagando senza sosta i carabinieri di Bergamo e di Zogno, su delega della Procura. Al momento, però, non ci sono nomi iscritti nel fascicolo d’inchiesta. I militari si stanno concentrando sulle telecamere e sull’analisi delle celle telefoniche. Nel tratto di strada in cui la 33enne è stata accoltellata, davanti a una villetta al civico 32, però, non ci sono telecamere. I carabinieri hanno quindi acquisito le riprese comunali e dei privati della zona. In alcune immagini estrapolate da un sistema privato si vedrebbe Sharon uscire di casa da sola.

Omicidio di Sharon Verzeni, indagini in corso

L’assassino sembrerebbe quindi essersi mosso con attenzione e premeditazione, tenendo conto dell’assenza di occhi elettronici sul luogo del delitto. Potrebbe aver raggiunto il punto dell’agguato a piedi o lasciando un’auto poco lontano. Complicato anche il monitoraggio dei cellulari, essendo un’area densamente abitata. Le forze dell’ordine hanno ascoltato i familiari della vittima. Sentiti il compagno Sergio, il fratello Cristopher e la sorella Melody, i genitori Bruno e Maria Teresa, che erano in ferie e che martedì sono tornati a casa dopo il delitto, gli amici e i colleghi di lavoro di una pasticceria di Brembate.

L'assassino sembrerebbe quindi essersi mosso con attenzione e premeditazione
L’assassino sembrerebbe essersi mosso con attenzione (ANSA FOTO) – cityrumors.it

Invitiamo chiunque ritenga di essere in possesso di informazioni utili alle indagini sull’omicidio della nostra concittadina Sharon a contattare il Comando provinciale o le stazioni dei Carabinieri di maggiore prossimità. – ha detto il sindaco di Terno d’Isola Gianluca Sala – Per gli inquirenti è fondamentale poter acquisire il maggior numero di informazioni da parte del territorio e le testimonianze dei cittadini rappresentano un valore aggiunto per l’attività degli investigatori”.

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