Uno studente si è gettato dal terzo piano della scuola, le sue condizioni sono gravissime: svelato il possibile motivo del suo folle gesto
La città di Ancona ed il mondo della scuola è completamente sotto shock per il terribile episodio che si è verificato nella mattinata di sabato 17 febbraio. Il tutto è accaduto nell’istituto superiore della città “Savoia Benincasa“. Uno studente, anni 14, si è gettato dal terzo piano dell’istituto. In questo momento si trova ricoverato, in gravi condizioni, nell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche. La sua prognosi continua a rimanere riservata.
Secondo quanto riportato da alcune fonti e media locali pare che si sia trattato di un gesto compiuto in maniera volontaria. I testimoni, alle forze dell’ordine giunte sul posto, hanno raccontato che era appena suonata la campanella per l’inizio dell’intervallo. Il tutto è accaduto mentre i compagni ed i professori si trovavano in classe. Alcuni suoi compagni ed altri studenti hanno visto, con i loro occhi, la drammatica scena del 14enne che si gettava nel vuoto.
L’impatto è stato sì terribile, ma allo stesso tempo è stato fortunato visto che è precipitato su un terrapieno erboso ed umido. L’impatto della caduta è stato quindi attutito in questo modo. Subito è scattato l’allarme con l’arrivo dell’ambulanza. Il personale medico ha affermato che, dopo il loro arrivo, il ragazzo era vigile e respirava in maniera autonoma. In un primo momento era stato trasportato dal 118 all’ospedale “Torrette” della città marchigiana.
Ancona, studente si butta dal terzo piano: tutta colpa di un brutto voto
Nel corso delle analisi sono state rivelate traumi al torace, al bacino ed alcune fratture. Secondo quanto riportato dal ‘Corriere Adriatico‘ pare che sia stato rivelato anche il motivo di questo folle gesto. A quanto pare il ragazzo avrebbe ricevuto un brutto voto a scuola ed una nota sul registro di classe. Non solo: poco prima di buttarsi nel vuoto avrebbe scritto sul suo diario una frase che segnava, in quel momento, il suo stato emotivo.
“Mi sento un fallito, vi voglio bene“. Il tutto mentre gli altri compagni uscivano dalla classe per la ricreazione. Alcuni testimoni, ancora sotto shock per quanto accaduto, hanno rivelato di averlo visto gettarsi con le braccia aperte. Proprio come se volesse volare. Dopo i soccorsi sarebbe stato proprio il ragazzo a spiegare a medici e genitori il motivo di questo gesto. Tutta colpa, quindi, di un 2 in matematica e di una nota disciplinare. “Mi sono sentito umiliato” continuava a ripetere.
Una interrogazione alla lavagna che non era andata nel migliore dei modi. Molto probabilmente non voleva raccontarlo alla sua famiglia una volta ritornato a casa per vergogna. Sono esclusi danni permanenti, ma il ragazzo è ancora ricoverato in prognosi riservata. Un terribile tonfo, un boato, scene drammatiche che compagni e docenti difficilmente potranno dimenticare. Stupita la preside dell’istituto, Maria Alessandra Bertini, che nelle interviste ha rivelato che lo studente non aveva mai preso una insufficienza nell’ultima pagella.