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Cronaca

Si finge morto pur di non pagare alimenti ad ex moglie e figli: 39enne nei guai

Si finge morto pur di non pagare gli alimenti alla sua ex moglie ed ai figli: ora un uomo di 39 anni rischia anni di carcere 

Nemmeno il regista più pazzo del mondo avrebbe pensato ad una trama del genere per un suo film. Solo che quanto stiamo per raccontarvi è accaduto realmente ed ha lasciato tutti inevitabilmente spiazzati e senza parole. D’altronde non potrebbe essere altrimenti visto che c’è lo ha giudicato un “irresponsabile“, un “folle” ma addirittura chi un “genio“. Ci troviamo negli Stati Uniti D’America, precisamente nello Stato del Kentucky, dove un uomo di 39 anni ha simulato la propria morte.

Si finge morto per non pagare alimenti ad ex moglie e figli (Pixabay Foto) Cityrumors.it

Il tutto per un “motivo”: ovvero quello di non pagare il mantenimento alla sua ex moglie ed ai figli. Il protagonista di questo episodio si chiama Jesse E. Kipf. Le accuse nei suoi confronti sono molto gravi visto che si parla di furto d’identità aggravato e di frode informatica. Il tutto per essere entrato nel registro delle persone venute a mancare delle Hawaii nel gennaio dello scorso anno.

Come ha fatto? Secondo quanto riportato da alcune fonti e media locali pare che il 39enne abbia utilizzato le credenziali di un medico che vive attualmente in un altro Stato per poter firmare il suo certificato di morte. Segno del fatto che, successivamente, l’uomo risultava appunto deceduto in diversi database del governo americano.

USA, finge morte per non pagare alimenti ad ex moglie e figli: rischia il carcere

Quanto avrebbe dovuto pagare l’uomo? Stiamo parlando di una cifra che supera abbondantemente i 116mila dollari di mantenimento per i figli alla sua ex compagna. Non è finita qui visto che questa vicenda regala degli altri colpi di scena: in primis il fatto che l’uomo abbia rubato anche altre identità nei sistemi di registrazione dei decessi di altri Stati.

Jesse E. Kipf (Foto Facebook) Cityrumors.it

Non solo: lo stesso 39enne avrebbe provato a vendere online, a potenziali acquirenti, l’accesso alle reti governative ed aziendali. Un danno non da poco per le casse americane visto che ha raggiunto la cifra di 80mila dollari. Attraverso il suo avvocato ha fatto sapere di essere pronto a risarcire tutte le parti in causa. La sua posizione, però, non è affatto delle migliori.

Nonostante c’è chi sui social ha preso a ridere questa vicenda (e addirittura lo idolatrano), c’è anche chi la vede in un altro modo. Come il giudice del tribunale che potrebbe condannarlo addirittura fino a 7 anni di carcere, accompagnato da 500mila dollari di multa. Per altre novità basterà attendere la giornata di domani, venerdì 12 aprile, per la prima udienza.

Cristiano

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