Un uomo imitando la favola di Robin Hood cerca di aiutare i poveri prendendo di mira tutti i B&B della città
La storia di Robin Hood è tra le più apprezzate dalle persone di tutte le età. Non è solo un racconto avvincente, ma conserva in sé una morale degna di essere tramandata per mezzo di libri, narrazioni o film. Il pensiero rivolto alla povera gente, un regno che al contrario se ne frega e manda il proprio sceriffo, in quel caso di Nottingham, a raccogliere anche le ultime monete a disposizione di famiglie che non ne hanno per mangiare. Un contesto nel quale emerge proprio la figura di Robin Hood, per i bambini una volpe dal berretto verde, come lo disegna la Disney, per i più grandi gli attori che lo hanno interpretato e per chi si basa sul libro libera immaginazione.
Questo ‘furfante’ agli occhi del re, diventa eroe per gli abitanti della cittadina inglese che vedono restituirsi i soldi che lui stesso va a sottrarre ai più benestanti. “Rubare ai ricchi, per dare ai poveri” è il motto di chi infrange la legge a fin di bene e furor di popolo. La frase celebre che ha reso grande la figura di Robin Hood. Grande al punto che, nella città di Roma, c’è qualcuno che avrebbe deciso di imitarlo, andando a svuotare le casse dei Bed and Breakfast della Capitale, per combattere quello che definisce “Il Giubileo dei ricchi”.
La sua identità è ancora ignota. Questo Robin Hood romano non vive nella foresta di Sherwood, non cerca di ottenere la mano di Lady Marian, ma non è solo. Il Frate Tuck e il Little John di turno sono i suoi compagni di avventure, quelli che nella zona di Circo Massimo lo hanno aiutato a mettere a segno tutti i colpi in programma per lanciare un messaggio a livello cittadino. Ma come agisce? Come fa a impoverire i proprietari dei Bed and Breakfast? Prende di mira le cassettine che contengono le chiavi delle stanze.
Una volta entrato nella struttura rompe le smart-lock e sottrae le chiavi, impedendo al cliente di entrare nella propria residenza appena arrivato e causando non pochi problemi al proprietario. Raggiunto l’obbiettivo, sostituisce la chiave con un biglietto: “Questa è solamente la prima azione che facciamo contro il vostro giubileo dei ricchi” – è l’apertura, seguita poi da un invito collettivo – “Il sindaco Gualtieri dovrebbe garantire un patto sociale per il giubileo che determini una soglia massima degli immobili adibito agli affitti brevi in città. Che fermi la fame dei grandi proprietari a tutela di chi è fragile. Aiutateci, sabotiamo il ‘giubileo dei ricchi’. Sabotiamo la speculazione per difendere il diritto alla casa. Costruiamo ‘il giubileo dei poveri'”.
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