Un uomo in un parco ha deciso di infilare il rubinetto di una fontanella d’acqua potabile nel suo ano: la polizia lo ha arrestato
Cos’è la follia? Se cerchiamo sul dizionario Treccani la definizione quello che esce fuori è: “[…] comportamento di gruppi che, in determinate circostanze e per reciproca suggestione, rivela una comune situazione psicopatologica, manifestandosi con allucinazione, deliri paranoici, fanatismo sociale e religioso. L’espressione è spesso usata in senso attenuato e scherzoso, con allusione a mode, infatuazioni temporanee; sinonimo: pazzia, squilibrio“. Ovviamente tutto accurato e dettagliato. Rende anche bene l’idea di ciò che intendiamo comunemente. Ed è la perfetta descrizione dello stato mentale dell’uomo che stiamo per presentare. Si tratta di un cinquantaseienne, arrestato qualche giorno fa a Tokyo per un gesto non ancora comprensibile.
L’accusa che è stata mossa nei suoi confronti da parte delle forze dell’ordine che lo hanno fermato è di atti osceni in luogo pubblico. Ma probabilmente quel che è accaduto va anche oltre la banale oscenità. Questo, infatti, oltre a girare nudo per la città – secondo quanto riferito dai portavoce delle autorità – si sarebbe reso protagonista di gesti continui che superano ogni norma di decenza. Il tutto sarebbe stato anche documentato dallo stesso accusato che, con il proprio cellulare, riprendeva tutto ciò che stava facendo o, che comunque aveva fatto, durante quella pazza notte.
A scoprirlo è stata una pattuglia che passava per il parco per dei semplici controlli della zona. La scoperta avviene intorno alle 2.20 dello scorso 1 aprile, quando hanno visto un uomo che – per bere – premeva il suo ano contro il rubinetto di una fontanella per aprirla. Una scena agghiacciante e che li ha subito spinti a intervenire per impedirgli di continuare. Nonostante l’avvertimento però, circa 40 minuti dopo, questi si sono di nuovo incontrati con l’uomo. Questa volta, però, mentre andava in bicicletta con le parti intime completamente scoperte.
A quel punto l’arresto è stato inevitabile. Questo è stato portato in questura per condurre nuove indagini e interrogarlo. Non sono arrivate smentite, ma solo conferme di ciò che aveva fatto e che hanno causato maggiore disgusto tra i poliziotti: “L’ho fatto perché ero sessualmente eccitato. Ho usato un binocolo per assicurarmi in anticipo che non ci fossero persone in giro“. Insomma, anche premuroso, non c’è che dire. Come se non bastasse, sul suo telefono – rinvenuto sul posto in cui è stato catturato – erano presenti video e foto che lo inquadravano nel pieno dell’atto. Il giorno dopo il parco è stato dichiarato inagibile fino a pulizia avvenuta.
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