Sigarette, svolta nel Paese: “Niente fumo a nati dopo il 2009”

Sigarette, importante svolta quella che arriva direttamente dal Paese: “Niente fumo a coloro che sono nati dopo il 2009”

Se non si tratta di una vera e propria svolta allora poco ci manca. Fatto sta, però, che il Regno Unito sta facendo di tutto per evitare che il fumo possa continuare a danneggiare le persone. In particolar modo i ragazzini, specialmente quelli nati dopo il 2009. Ed è per questo motivo che il primo ministro Rishi Sunak sta preparando una legge “anti-fumo” che potrebbe risultare essere una svolta in tutto il mondo. Anche se non sono affatto mancate le polemiche nei confronti dello stesso premier britannico.

La decisione del primo ministro britannico
Importante svolta nel Paese per le sigarette (Pixabay Foto) Cityrumors.it

Proprio Sunak ha insistito così tanto nel portare in Parlamento questa proposta di legge. Fortunatamente, però, c’è anche chi si è schierato dalla sua parte. Alla fine si tratta di una mossa che serve, in particolar modo, a proteggere la salute dei propri cittadini. Soprattutto quelli più giovani, in modo tale che non si avvicinino affatto a questo mondo. Magari con l’obiettivo di introdurre la vendita del tabacco a coloro che sono nati il 1° gennaio del 2009. In modo tale che la prima generazione non faccia utilizzo di sigarette né altro.

Regno Unito, vietata vendita sigaretta a nati dopo 2009: Sunak ci pensa

Una proposta che non riguarda solamente le sigarette “normali”, ma anche quelle elettroniche visto che sono considerate delle vere e proprie trappole per bambini e ragazzi. Una campagna che è stata criticata ampiamente dal Partito Conservatore della destra, Tory. Addirittura si parlava di una possibile rivolta contro questo tipo di provvedimento che ha preso il nome di “Tobacco and Vapes Bill”.

La decisione del primo ministro britannico
Importante svolta nel Paese per le sigarette (Pixabay Foto) Cityrumors.it

L’obiettivo del premier britannico è chiaro: quello di innalzare ogni anno (di almeno un anno) il limite di età per l’acquisto di sigarette classiche. In modo tale da avere, appunto, una generazione che non sia dipendente dal fumo e da tutte quelle cose che possono andare a danneggiare la propria salute. I dati comunicati dall’esecutivo parlano chiaro: 4/5 fumatori hanno iniziato prima dei 20 anni e rimangono dipendenti per il resto della vita.

Come annunciato in precedenza, però, buona parte della destra è assolutamente contraria a questa mossa. In particolar modo l’ex premier britannica Liz Truss che ha parlato di provvedimento contrario allo spirito dei conservatori. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Siamo un paese libero. Non dovremmo essere noi a dire alla gente di non fumare“. Anche Boris Johnson non è d’accordo: “Tutto questo è folle“. C’è anche chi ha utilizzato il filo dell’ironia come il partito di Winston Churchill: “Allora vietami i sigari tanto amati da lui“.

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