La polizia ha attivato tutti i suoi mezzi per cercare l’individuo: i ragazzini fortunatamente sono riusciti a salvarsi
Una tragedia sventata. Mercoledì pomeriggio della scorsa settimana, un uomo a bordo di un furgone nero è stato visto mentre cercava di attirare due ragazzini di 10 anni nella sua macchina, con la scusa di volerli accompagnare a casa da scuola. L’incidente è avvenuto a Nivå, città della Danimarca che si trova nell’isola della Zelanda. I bambini però si sono rifiutati di salire: nel momento in cui l’uomo è sceso dalla vettura, sono scappati di corsa riuscendo a seminarlo e facendosi aiutare da un adulto che si trovava all’interno di una scuola vicina.
Giovedì l’incidente ha spinto la polizia di Nordsjælland a emettere un mandato di perquisizione per l’uomo che guidava il furgone nero. La polizia della Zelanda del Nord ha informato la redazione del Jyllands-Posten che in tutto il fine settimana hanno ricevuto tra le 25 e le 30 richieste di informazioni da parte di cittadini in relazione al caso. “Le indagini riguardano principalmente novità e dettagli sui furgoni neri che girano per il paese e stiamo indagando su tutte le piste nel modo più veloce e preciso possibile”, ha affermato Henriette Døssing, consulente e dirigente per le comunicazioni presso la polizia della Zelanda del Nord.
Cosa è successo
Ha sottolineato, comunque, che è troppo presto per capire realmente se è già stato individuato lo stesso furgone nero che ha cercato di adescare quei due bambini nella giornata di mercoledì. Purtroppo non è la prima volta che si verifica un episodio del genere: il 1° febbraio un incidente simile è avvenuto a Hørsholm, comune della Danimarca a nord di Copenaghen. In questo caso un uomo ha afferrato un ragazzino di 11 anni, che fortunatamente è riuscito a liberarsi dalla presa facendosi aiutare da una donna che camminava per strada con il suo pastore tedesco.
Anche riguardo questa vicenda la polizia del Nordsjælland è alla ricerca di alcuni testimoni che possano aiutare sensibilmente le indagini delle forze dell’ordine a ritrovare l’uomo in questione. Henriette Døssing ha sostenuto che, al momento, non si può dire se esista un collegamento tra i due casi nella Zelanda del Nord. Tuttavia, come riporta la redazione del Jyllands-Posten, durante una di queste serate farà il punto della situazione con il capo delle ricerche degli agenti dove sarà aggiornata su tutte le ultime novità sui casi.