Smog, ennesimo allarme scienziati: “I ricoveri aumentano”

Smog, ennesimo allarme lanciato dagli scienziati: il numero delle persone ricoverate aumenta sempre di più. Gli ultimi aggiornamenti 

Uno dei seri pericoli della terra non può che essere quello relativo allo smog. Un problema che, con il passare del tempo, sta diventando sempre più incontrollabile. Soprattutto per quanto riguarda le persone che finiscono in ospedale. Motivo? Per motivi al cuore ed, allo stesso tempo, ai polmoni. Una situazione assolutamente da non sottovalutare e che sta precipitando sempre di più. Almeno questo è l’allarme che un gruppo di scienziati americani ha lanciato nella rivista “Bmj“.

Non c'è soglia sicura per cuori e polmoni
Smog, è allarme (Ansa Foto) Cityrumors.it

Secondo quanto riportato nella rivista pare che l’esposizione a breve e lungo termine all’inquinamento atmosferico da polveri fini Pm2,5 è associata ad un maggior rischio di ricovero per gravi malattie cardiache e respiratorie. Non è finita qui visto che il risultato parla molto chiaro: non esiste una soglia di inquinanti che possa essere sicura per la salute sia del cuore che per i polmoni. Tre anni fa l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha aggiornato le linee guida sulla qualità dell’aria.

Risultato? I livelli medi annuali di particolato Pm2,5 non dovrebbero superare i 5 microgrammi per metro cubo (μg/m3) e che le concentrazioni medie di Pm2,5 nelle 24 ore non dovrebbero superare i 15 μg/m3 per più di 3-4 giorni all’anno.

Smog, vertiginoso aumento dei ricoveri: è allarme

Nel corso del primo studio i ricercatori hanno collegato i livelli medi giornalieri di Pm2,5 ai codici postali di residenza di quasi 60 milioni di adulti statunitensi over 65 dal 2000 al 2016. Grazie ad alcuni dati Medicare sono stati monitorati i ricoveri in ospedale di questa popolazione su una media di 8 anni. L’esposizione media al Pm2,5 era associata ad un primo ricovero per 7 tipi di patologie cardiovascolari: cardiopatia ischemica, malattia cerebrovascolare, insufficienza cardiaca, cardiomiopatia, aritmia, cardiopatia valvolare, aneurismi dell’aorta toracica e dell’aorta addominale.

Non c'è soglia sicura per cuori e polmoni
Smog, è allarme (Ansa Foto) Cityrumors.it

Le probabilità di finire ricoverati in ospedale sono aumentate del 2,59%. Per gli scienziati non ci sono dubbi: nel caso in cui si potesse ridurre i livelli di Pm2,5 annuale sotto a 5 µg/m3, si potrebbero evitare il 23% dei ricoveri per malattie cardiovascolari. Dopo aver sposato le linee guida dell’Oms si possono ottenere importanti benefici. Anche se i risultati dicono che non esiste una soglia sicura per l’effetto cronico del Pm2,5 sulla salute cardiovascolare generale.

Per quanto riguarda il secondo studio gli scienziati si basano sulle concentrazioni giornaliere di Pm2,5 (per monitorare i ricoveri ospedalieri). Risultato? Più di 10 milioni di ricoveri e 24 milioni di visite in pronto soccorso. L’esposizione a breve termine al Pm2,5 era associata a tassi di ricovero più elevati per cause naturali, patologie cardiovascolari e respiratorie.

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