Il rientro in Italia di Chico Forti, atterrato ieri all’aeroporto di Pratica di Mare, alimenta comunque qualche polemica nei riguardi dell’interventismo del governo italiano rispetto alla vicenda della Salis
Chico Forti, il 65enne trentino rilasciato nei giorni scorsi dal carcere della Florida dopo una lunga detenzione, è tornato ieri in Italia. Il Falcon 900, messo a disposizione dal 31esimo Stormo dell’Aeronautica italiana, è partito da Miami per riportare in Patria l’imprenditore condannato all’ergastolo per omicidio. Dopo essere atterrato in tarda mattinata presso l’aeroporto militare di Pratica di Mare, è stato accolto dalla Premier Giorgia Meloni.
Il ritorno di Forti in Italia è stato accolto comunque con grande soddisfazione in maniera bipartisan dall’intero arco politico italiano, anche se qualcuno ha messo in risalto come ora ci dovrebbe essere lo stesso impegno da parte del governo nel cercare di riportare a casa anche Ilaria Salis, detenuta da molti mesi in Ungheria e che, soltanto qualche giorno fa, è riuscita a ottenere gli arresti domiciliari dopo mesi di carcere davvero duro.
La posizione netta di Sinistra italiana
Nicola Fratoianni, leader di fratelli d’Italia, ha una posizione ben precisa su come è stata gestita la questione dell’italiano detenuto negli Stati Uniti rispetto alla connazionale detenuta in Ungheria. “Il rientro di Chico Forti in Italia?, dichiara il leader in esclusiva ai microfoni Notizie.com, “guardi, cosa le devo dire? Cosa si aspetta che le dica? Sa bene quanto segua e quanto tenga alle questioni e ai diritti di persone che non hanno la loro libertà, quindi è naturale che sia sinceramente e veramente contento che quest’uomo sia rientrato in Italia, per lui e per la sua famiglia”. Fratoianni aveva fatto visita soltanto qualche giorno fa alla maestra detenuta in un carcere di Budapest, proprio alla vigilia della sorprendente decisione del tribunale ungherese di accogliere la richiesta degli avvocati e di concedere alla Salis i domiciliari, sottolineando le dure condizioni alle quale era sottoposta. “Ribadisco che sono contento che Chico Forti sia tornato in Italia dove sconterà la sua pena, ma allo stesso tempo colpisce la differenza di atteggiamento che ha avuto questo Governo tra la storia triste di Chico Forti e la vicenda di Ilaria Salis, sono tutte e due italiani, mi pare, o no?”.
“Perchè la Salis no?”
Il leader di Sinistra italiana è deciso nel rifiutare le etichette politiche che in queste ore si stanno dando alle due vicende. “Per me Chico Forti non è un’icona della destra, ma un uomo che ha sofferto e che adesso è rientrato in Italia a scontare la sua pena, bene ha fatto il Governo a interessarsi in questi anni, ma poteva fare lo stesso con Ilaria Salis, intendo lo stesso impegno, ecc..“. Anche se Fratoianni ha ammesso che la visita fatta a Budapest, per vedere e incontrarsi con Ilaria Salis, era dovuta anche perché si dovevano mettere d’accordo su quella che sarà una campagna elettorale inedita, anche perché “non è mai accaduto di fare una campagna con una candidata e anche capolista che non può farla dal punto di vista materiale. Per lei la faranno tante persone e soprattutto il papà”, aggiunge il leader di Sinistra italiana, che però tiene ancora a evidenziare “come il fatto che Chico Forti sia rientrato in Italia è un fatto positivo, ma allo stesso tempo è innegabile e incontrovertibile la netta differenza di atteggiamento tra questa situazione e quella di Ilaria Salis“.