Sospensione breve della patente, quali sono le infrazioni che possono far scattare il tutto? Svelata la nuova sanzione
Il nuovo Codice della Strada rivela moltissime novità. In primis quella riguardante la sospensione “breve” della patente di guida. Di che cosa si tratta? Di uno stop temporaneo per coloro che commetto violazioni entro un certo limite di gravità. Questo è quello che fa sapere il “Corriere della Sera“. Come fare per capire e non incorrere a questa sanzione? Il tutto è stato spiegato nel ddl che è stato approvato dalla Camera. Un qualcosa che interesserà i conducenti che sulla patente hanno meno di 20 punti.
Segno del fatto che hanno già commesso una trasgressione del Codice della strada. Punti che non sono riusciti a recuperare durante la decurtazione. Come si agisce con la sospensione della patente? Il tutto può accadere solo se il guidatore è stato identificato. La durata? Dipende dai punti che ci sono sulla patente. Tra 10 e 19 lo stop è di una settimana. Meno di 10 punti almeno 15 giorni. Se dall’infrazione commessa ne nasce un incidente allora il periodo di sospensione della licenza di guida raddoppia.
Il guidatore con patente sospesa può chiedere un permesso di 3 ore al giorno per esigenze speciali (solo per motivi di lavoro o assistenza di disabili). L’importante è che la sospensione non sia scaturita da un incidente. Chi viene colto in circolazione abusiva la multa varia da 2.046 a 8.186 euro. Sono previsti anche la revoca della patente e il fermo amministrativo del veicolo.
Sospensione breve patente, ecco le infrazioni che la fanno scattare
Quali sono le infrazioni che provocano la sospensione? Il senso vietato, il divieto di sorpasso, la mancata precedenza, il semaforo che vieti la marcia (rosso), il mancato rispetto dell’alt di un agente del traffico, il mancato rispetto delle regole sui passaggi a livello, il sorpasso a destra, il sorpasso vietato o effettuato senza rispettare le norme, il mancato rispetto distanza di sicurezza tra veicoli che abbia provocato un sinistro con grave danno ai veicoli tale da determinare la revisione, il divieto di inversione di marcia in alcune specifici casi, il mancato o irregolare uso del casco a bordo di ciclomotori e motoveicoli, il mancato o irregolare uso dei sistemi di ritenuta e dei dispositivi anti abbandono.
Finita qui? Non proprio visto che nella lista rientra l’uso del cellulare o di altri apparecchi durante la guida, la retromarcia sulle autostrade o strade extraurbane principali, anche sulla corsia di emergenza, il mancato rispetto della corsia di accelerazione e mancata precedenza sulle autostrade o strade extraurbane principali, il mancato rispetto del divieto di sosta o fermata, sulle autostrade o strade extraurbane principali, il mancato uso luci prescritte durante la sosta, su autostrade o strade extraurbane principali, la mancata collocazione del triangolo per veicolo fermo, su autostrade o extraurbane principali, guida dopo aver assunto bevande alcoliche, con tasso inferiore a 0,5 g/l per conducenti cui è imposto in “tasso zero”, mancata precedenza ai pedoni.
In conclusione troviamo: superamento di oltre il 20% del periodo di guida giornaliero massimo su autoveicoli adibiti al trasporto di persone o cose, superamento di oltre il 20% del periodo di guida settimanale massimo, su autoveicoli adibiti al trasporto di persone o cose e circolare quando è stato intimato di non proseguire il viaggio per violazione dei periodi di guida o mancato rispetto dei periodi di riposo, giornalieri e settimanali.