Due giovanissimi ragazzi di una scuola media sono stati arrestati per un presunto uso di cocaina, per loro non è la prima volta
Il Giappone è tra i paesi più ostili nei confronti dello spaccio, del possesso e dell’utilizzo della droga. Qui le leggi e le condanne sono durissime, non esiste la distinzione tra la ‘semplice’ marijuana – legale in alcune parti del mondo – e tutte le altre droghe così dette ‘pesanti’. Ogni genere di sostanza stupefacente è considerata è trattata allo stesso modo e ciò che fa la differenza è solo la quantità di cui si possiede o fa uso, anche a scopo terapeutico. Negli ultimi anni il numero di arresti è aumentato in maniera notevole.
Nel 2021 ce ne sono stati circa 400 in più rispetto all’anno precedente, per un totale di 5482 solo riguardanti la fruizione di quella che a livello popolare viene chiamata ‘erba’. A questi, infatti, ne vanno aggiunti altri 12 mila per tutte le altre sostanze. Numeri rilevanti, sicuramente, ma ben distanti da quelli di altre nazioni. Alcuni sondaggi mostrano come solo il 2% del popolo nipponico ammette di aver provato almeno una volta una ‘canna’ contro, ad esempio, il 44% degli Stati Uniti. Un abisso di differenza. Eppure tutto questo va controcorrente rispetto a quanto accaduto di recente nella città di Kakamigahara, presso la prefettura di Gifu, dove sono andati in scena numerosi e clamorosi arresti.
Detenzione di cocaina: arrestati due ragazzi
Secondo quanto riferisce la redazione locale di NHK, negli scorsi giorni una scuola media della cittadina è rimasta sorpresa da una scoperta allarmante. Durante dei controlli effettuati dalla polizia all’interno dell’istituto scolastico, due studenti di 14 e 15 anni sono stati arrestati per possesso di cocaina. I due ragazzi sono stati portati in centrale dove le autorità li hanno sottoposti ad alcune analisi accurate, tra cui quelle delle urine, che hanno confermato l’ipotesi. Questi, infatti, hanno certificato la presenza di cocaina nel sangue, non lasciando scampo a fraintendimenti.
I due, amici da tempo e compagni di scuola, non è la prima volta che vengono indagati per casi simili. Già lo scorso 10 marzo erano stati detenuti per un altro incidente. Quel che sorprende maggiormente, tenendo soprattutto conto delle regole free del governo giapponese, è però un altro fatto. Stando a quanto rivelato ai media dalle forze dell’ordine i sospetti non si limiterebbero a questi due casi isolati. Negli ultimi 5 anni, solamente nella prefettura di Gifu, sarebbero ben 33 i coetanei – età inferiore ai 20 anni – arrestati per crimini analoghi. Solo cinque studiavano alle scuole superiori.