A Miami Beach un uomo ha sparato contro un’auto, scoprendo dopo che le vittime erano i “turisti sbagliati”
L’episodio ha del surreale. Sia per quanto accaduto, sia per la giustificazione che è stata data. Il protagonista (in negativo) di questa vicenda è un ragazzo di 27 anni, che durante la sua guida per le strade di Miami Beach, ha ben visto di interrompere quello che stava facendo per far partire una caccia all’uomo.
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Sì, perché l’individuo in questione ha aperto il fuoco contro un’auto con a bordo due persone, convinto erroneamente di trovarsi di fronte a turisti provenienti da una determinata nazione, la Palestina. E se questo è già di per sé sconvolgente, la “beffa” per l’autore degli spari è stata che solo successivamente ha scoperto di aver sbagliato tutto. Sì, perché le persone a cui ha sparato (padre e figlio) non erano palestinesi, ma israeliane.
Durante l’interrogatorio, il sospettato ha raccontato e ammesso tutto. Prima ha individuato il veicolo e, spinto da una convinzione sbagliata, ha agito violentemente. “Li ho costretti a fermarsi, poi ho aperto il fuoco e ho ucciso entrambi gli uomini“, sono state le sue parole (errate, visto che i due non sono morti). Una dichiarazione che ha suscitato incredulità e indignazione. Le due persone a bordo, un padre e un figlio, sono rimaste ferite alla spalla e all’avambraccio, ma fortunatamente hanno superato l’incidente.
Le forze dell’ordine hanno confermato che, contrariamente a quanto pensato dal 27enne arrestato, le vittime erano di nazionalità israeliana. Mordechai Brafman, come è stato identificato, è stato prontamente fermato e ora affronta accuse per tentato omicidio. Finora, il suo avvocato non ha rilasciato dichiarazioni, mentre le indagini continuano per chiarire le dinamiche di questo episodio drammatico.
Clima d’odio negli Stati Uniti verso Israele e Palestina
Un incidente assurdo, che si inserisce in un drammatico contesto di crescente tensione e polarizzazione negli Stati Uniti, dove a partire dall’attacco del 7 ottobre 2023 si è creata una narrazione degli eventi per così dire “particolare”, che ha alimentato un clima sempre più carico di pregiudizi nei confronti dei palestinesi.
Visiting from Israel, Ari Rabi is out of the hospital after being randomly shot in Miami Beach. Accused shooter, Mordechai Brafman allegedly told cops, “HE SAW 2 PALESTINIANS AND SHOT AND KILLED BOTH.” He was wrong. Brafman’s in jail and charged w/attempted murder. @wsvn pic.twitter.com/kxBQTf7SM3
— Sheldon Fox-7 News (@fox_sheldon) February 17, 2025
Numerosi casi simili sono stati denunciati nel corso degli ultimi due anni, evidenziando un aumento di atti discriminatori e violenti. Eventi, amplificati dai social media, che creano un’atmosfera di insicurezza, d’odio e di sospetto.

Si conta un tentato annegamento di una bambina di 3 anni in Texas, l’accoltellamento mortale di un bambino di 6 anni in Illinois, un altro di un uomo in Texas e un violento attacco della folla contro i manifestanti filo-palestinesi in California. Oltre a questi, si sono verificati anche episodi antisemiti, tra cui un fallito attentato a un centro ebraico a New York e aggressioni fisiche a un uomo ebreo nel Michigan, a un rabbino nel Maryland e a due studenti ebrei a Chicago.
Sul web, per fortuna, c’è anche chi condanna quello che sta accadendo. Molti utenti esprimono preoccupazione per l’intensificarsi dell’odio e della divisione. Alcuni sostengono che episodi come questo evidenziano la necessità di un maggiore impegno contro ogni forma di discriminazione e violenza. Le autorità hanno esortato la popolazione a mantenere la calma e a non lasciare che l’odio alimenti ulteriori tensioni.