Si tratta di un vero e proprio colpo di scena a poche settimane dal Natale: la festa è pronta a cambiare nome. Ovviamente non sono mancate le polemiche
Si fa davvero fatica solamente a pensare di mettere da parte una delle feste più amate dai bambini che aspettano con ansia questo fantastico periodo. Ovviamente ci stiamo riferendo al Natale. Le ultime notizie, però, che arrivano direttamente dalla Toscana non sono affatto delle migliori. Anzi, tanto è vero che si sta scatenando una vera e propria polemica. D’altronde non potrebbe essere altrimenti. Ci troviamo all’Università europea di Fiesole (provincia di Firenze).
Il presidente dell’ateneo, Renaud Dehousse, ha imposto il suo “stop” per “ottemperare agli obblighi del ‘Piano per l’uguaglianza etnica e razziale dell’Eui‘. In poche parole? L’ex festa del Natale cambierà completamente nome. Verrà rinominata per eliminare, una volta e per tutte, il riferimento cristiano. Una decisione, quella presa dal docente, che ha fatto scoppiare un putiferio. Quello che il professore chiede alla comunità accademica di trovare un nome alternativo a questa festa.
Un nome che possa trovare tutti d’accordo. Soprattutto a quelli che hanno una religione diversa, che siano atei o altro poco importa. Stiamo parlando di una università tra le più importanti della regione. Tanto è vero che moltissimi studenti arrivano da tutto il mondo. A pubblicare questo scoop, per primo, ci ha pensato direttamente l’agenzia Sir. Successivamente sono state trovare conferme anche da altri studi.
Le regole per l’uguaglianza etnica dell’università prevedono che le feste religiose siano regolarmente inserite nel calendario. Quello che differenzia, invece, è che devono richiedere un linguaggio definito “inclusivo”. Tra le proposte che spuntano anche la “festa d’inverno”. Insomma, l’ateneo ha fatto capire si essere aperto a tutte le proposte necessarie per fare in modo che questo cambiamento possa avvenire quanto prima.
Ovviamente questo argomento è arrivato anche sui banchi della politica. In particolar modo quello della Lega dove l’eurodeputata Susanna Ceccardi ha fatto capire, chiaro e tondo, di non essere affatto d’accordo. “Vogliono cancellare il Natale, un momento di gioia della nostra comunità. Eliminarlo vuol dire cancellare la nostra identità. Mi sorprende che questa proposta provenga proprio dal presidente di un Istituto universitario“. Quello che si aspetta è un passo indietro da parte di chi ha imposto tutto ciò.
Non è affatto finita qui visto che, come riportato in precedenza, questo discorso non trova assolutamente d’accordo molti esponenti della politica che pensano ad uno scherzo. Magari fosse così.
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