Un uomo ha pagato circa 6.000 euro la sua patente di guida, dopo esser stato scoperto prova a difendersi con una scusa
La patente di guida non è solo un documento identitario e che attesa che la persona al volante possa condurre un veicolo in strada. Questa è anche la testimonianza che la stessa persona al volante sia in grado di poter condurre un veicolo in strada. Un dettaglio che fa tutta la differenza del mondo e che viene decretato dal lungo periodo di tempo che intercorre tra l’inizio e la conclusione della scuola guida.

Prima le lezioni teoriche e il conseguente test, da passare con un margine di errori ridottissimo. Poi le lezioni pratiche al fianco di un insegnante e infine l’esame di guida con lo stesso insegnante e un esaminatore, che dovrà valutare le qualità dell’esaminato. Un lungo processo che poi alla fine consegna la patente a chi realmente se l’è guadagnata.
Questo perché vengono presi in considerazione i pericoli estremi del mettersi al volante. Quando si guida ogni errore può costare caro a noi, alla macchina, ma soprattutto a chi ci sta intorno.
Per questo motivo la patente dev’essere un riconoscimento sulle capacità e il risultato di più esami che possano confermare la capacità di saper guidare una vettura. Sta quindi anche nella capacità di un esaminatore capire chi è un pericolo e chi no.
“Pensavo fossero per la scuola guida”
Per questi motivi rischia di pagare caro un cittadino belga, proveniente dalla città di Izegem. Nel novembre del 2022 Jan G., un uomo di 35 anni, è stato fermato dalla polizia a un classico posto di blocco. I militari si sono avvicinati alla sua vettura chiedendogli patente e libretto per poter fare tutti i controlli del caso.

Jan gli ha fornito una copia, sostenendo di avere a casa l’originale. Dopo alcune indagini condotte per mezzo del computer, però, è emerso che: “Il numero della patente di guida non è stato trovato nel database. Durante l’interrogatorio ha dichiarato di essere sorpreso dal fatto che la sua patente di guida fosse falsa” come spiegato dal pubblico ministero.
“Non sapevo che fosse falso. Ho pagato 6.000 euro e pensavo che mi avrebbero invitato a fare l’esame di guida, ma non è successo. “Ho pensato che fosse strano, ma non necessariamente che la patente di guida avesse un aspetto strano” ha invece replicato l’uomo sotto accusa.
A distanza di quasi tre anni, lo scorso lunedì, il giudice ha emesso la propria sentenza. A Jan è stata inflitta una pena detentiva di un mese con sospensione condizionale e una multa di 1.600 euro, metà della quale con sospensione condizionale. Anche la sua patente di guida è stata confiscata.