Un uomo, stanco degli spot pubblicitari eccessivamente lunghi al cinema, ha deciso di far causa a una catena cinematografica riuscendo a vincerla
Quante volte siamo andati al cinema per gustarci un nuovo film che ci ha particolarmente incuriosito e ci siamo lamentati degli spot pubblicitari o promozionali che anticipano l’inizio? Tempo speso sulle poltrone che non solo annoia e diminuisce l’attesa per l’inizio della pellicola, ma che potrebbe essere utilizzato per fare ben altro o per uscire di casa con molta più calma.
Oltre ad essere un problema per chi acquista pop-corn e bevande e per ingannare l’attesa inizia a mangiare e a bere arrivando all’inizio senza più nulla da sgranocchiare. Una situazione classica, alla quale forse ci siamo tutti un po’ abituati. O, meglio, quasi tutti. C’è chi infatti ha deciso di salire alla ribalta della cronaca internazionale guidando una rivoluzione nel mondo del cinema.
In che modo? Intraprendendo una causa legale contro una delle più grandi catene cinematografiche del Paese e del mondo: la PVR Inox. Il suo nome è Abhishek, un uomo originario della città di Bengaluru, situata nell’India meridionale. Lo scorso dicembre, insieme ad alcuni suoi amici, aveva deciso di andare al cinema per vedere un film appena uscito nelle sale.
Quando, però, è arrivato al proprio posto gli spot pubblicitari gli hanno rubato del tempo preziosissimo, costringendolo a rimandare a lungo l’inizio del film, facendo così tardi a un appuntamento di lavoro che avrebbe avuto dopo l’uscita insieme ai suoi amici.
Su questa base l’uomo ha accusato l’azienda di dare priorità ai ricavi pubblicitari rispetto agli spettatori, costretti a guardare gli annunci ‘contro la loro volontà’. Da qui la nascita di un vero e proprio processo che è durato dallo scorso dicembre, fino a questi giorni, con la corte che si è espressa clamorosamente e inaspettatamente in favore di Abhishek.
Stando a quanto si legge nella sentenza, infatti: “Il ricorrente non è stato in grado di rispettare altri appuntamenti fissati lo stesso giorno” – e per questa ragione – “ha subito perdite che non possono essere ricompensate in denaro”.
Il tribunale ha, quindi, stabilito che la PVR Inox dovrà pagare ad Abhishek 50.000 rupie indiane (circa 450 euro) per avergli fatto perdere tempo e altre 5.000 (circa 42 euro) per danni psicologici, oltre al rimborso delle spese legali.
Inutile la difesa della società che sosteneva di essere tenuta per legge a trasmettere determinati annunci di servizio pubblico nei suoi cinema. Nella sentenza, infatti, viene sottolineato che: “Il tempo è considerato denaro. Pertanto ha un grande valore. 25-30 minuti sono molto di tempo per stare seduti al cinema a guardare pubblicità. Le persone con un programma fitto di impegni non hanno tempo da perdere”.
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