E’ questo l’obiettivo per il 2024 presentato dal sindaco del capoluogo lombardo a margine di un convegno sul cambiamento climatico
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala aveva già annunciato lo stop alle auto private nella zona del Quadrilatero della moda quando a luglio aveva presentato il pacchetto mobilità varato dalla giunta, una decisione che seguiva quella già presa da altre città internazionali. Prende sempre più corpo l’idea delle smart city.
Questo nuovo modo di intendere le nostre città, le cosiddette città intelligenti, non è null’altro che una nuova strategia di progettazione urbana. Una versione 2.0 delle nostre città. La città smart nasce nel 2009 a Rio de Janeiro quando entra in vigore il primo piano che impiega l’innovazione tecnologica e la gestione dei rifiuti e degli sprechi per migliorare la qualità della vita nella città. Uno dei passi più importanti è eliminare le automobili dalle strade, con divieti sempre più stringenti sulla qualità dell’aria.
Quello che il sindaco di Milano Giuseppe Sala aveva già annunciato a luglio con la presentazione del pacchetto mobilità varato dalla giunta, che prevedeva di posizionare telecamere nella zona delimitata per controllare gli ingressi, con il permesso di carico e scarico e il transito di taxi e Ncc, oggi è diventato realtà e sarà operativo nel 2024. Lo ha annunciato lo stesso primo cittadino del capoluogo lombardo a un convegno. “Il cambiamento non è un’utopia, cercare di cambiare le cose non è per l’elite, per i radical chic, ma è per tutti. Noi, come Milano, dobbiamo essere pionieri e avere il coraggio e il buonsenso di fare le cose“ le parole del sindaco. Sala ha illustrato in cosa consisterà la rivoluzione che ha in mente per Milano. “È una piccola cosa, una cosa storica, da lì poi ci allargheremo”, ha dichiarato che si dice convinto della buona riuscita. “Fidatevi del fatto che agiremo con buonsenso e, inesorabilmente, metteremo in campo qualcosa che va in quella direzione”.
La direttiva dell’Unione europea sul limite massimo di CO2 nelle grandi città metropolitane mette spalle al muro i vari sindaci, costretti a varare provvedimenti restrittivi sulla libera circolazione delle automobili, con buona pace della libertà del cittadino e del lavoratore. Imporre una fascia verde sempre più grande e dei divieti di circolazione a vetture con emissioni di C02 troppo elevate, anche per vetture di recente immatricolazione, tipo Euro 4 diesel e benzina Euro 3, telecamere ai varchi per punire in tempo reale i trasgressori e il gioco è fatto. Questa sarà anche la strategia del comune di Milano per far metabolizzare il cambiamento ai propri cittadini. “In corso Venezia, a partire via Senato, ci saranno delle telecamere che registreranno i passaggi in ingresso”, ha spiegato il sindaco: “Le macchine private non potranno entrare, a meno che non siano auto di qualcuno che vive all’interno, che possiede un garage, o a meno che non siano macchine di chi poi va a parcheggiare nei parcheggi”. Dove saranno installate altre telecamere in grado di leggere le targhe “neutralizzando” l’infrazione.
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