Una missione storica richiede l’abbigliamento giusto, i prossimi astronauti partiranno per la Luna con una tuta alla moda
Partire alla volta della Luna, ma farlo con stile. Una nuova missione lunare in programma per il 2026 ha permesso alla NASA di trovare un accordo di sponsorizzazione per le tutte con uno dei brand più famosi del panorama mondiale. Mercoledì, a Milano, la principale agenzia aerospaziale ha presentato la nuova tuta che gli astronauti della squadra Artemis III indosseranno a settembre 2026 per partire alla volta del satellite della Terra. per la stragrande maggioranza bianca, colore che ha sempre caratterizzato le tute aerospaziali, presenta delle strisce grigie e rosse che spezzano la monotonia del colore.
Un completo firmato Prada che vuole rendere omaggio all’imbarcazione italiana, Luna Rossa, che ha preso parte al celebre torneo America’s Cup. Prada ha fornito il proprio aiuto all’azienda americana Axiom Space, che si è occupata in gran parte del design degli abiti che verranno utilizzati per la missione. Una notizia che, in qualche modo, porterà anche un po’ di Italia nello spazio. L’holding di lusso, fondata nel 1913 a Milano da Mario Prada e suo fratello Martino Prada, ha offerto il proprio contributo e la propria firma per scrivere la storia della moda. Non solo abiti o accessori di lusso, Prada apre le sue porte anche alle avventure nello spazio.
Matt Ondler di Axiom Space, dopo la presentazione delle nuove tute, ha affermato che: “Sebbene non sia rivoluzionaria, la tuta offre il massimo comfort agli astronauti”. I colori e l’estetica, in effetti, non rappresentano una novità. Prada e l’azienda statunitense hanno voluto lavorare maggiormente sulla comodità della tuta, visto il tipo di esperienza che la squadra di Artemis III sarà chiamata ad affrontare. Ondler ha poi aggiunto: “Esistono guanti e stivali su misura che possono resistere a temperature estreme. Il modello è anche unisex, perché Artemis 3 porterà la prima donna sulla Luna”.
Insomma, novità a non finire destinate a fare la storia di un mondo, quello aerospaziale, che ha deciso di aprire le sue porte alla moda. Il tutto senza, ovviamente, perdere di vista l’obiettivo principale della missione. Artemis III è già di suo destinato a essere nella leggenda. Basti pensare che è dal lontanissimo 1972 che nessun uomo mette piede sulla Luna. In quel caso al centro della scena fu il programma Apollo. Questa volta la ricerca non avrà come obiettivo il solo sbarco, cercare di scoprire crateri d’acqua al polo sud della Luna. Questo si inserisce nel più vasto tentativo di comprendere i criteri di abitabilità del nostro satellite.
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