Superati i 60°C nel Paese, non era mai successo fino ad ora, caldo record: scatta l’allarme
Una situazione che, fino ad ora, non si era mai verificata. No, non si tratta affatto di una buona notizia. Ci troviamo in Brasile, precisamente a Rio De Janeiro, quando nella giornata di domenica 17 marzo alle 09:55 locali (quando in Italia erano le 13:55) si è arrivati a quota 62,3°C. Un vero e proprio record. Si tratta del livello più alto mai registrato nel Paese sudamericano a partire dal 2014 quando sono iniziate le misurazioni.
Una rivelazione che è arrivata direttamente dal quartiere di Guaratiba. I meteorologi fanno sapere che questa ondata di calore continuerò ad esserci almeno fino alla giornata di oggi, mercoledì 20 marzo, proprio quando inizierà l’autunno nell’emisfero australe. Non arrivano affatto ottime notizie nemmeno da Marocco dove, nello scorso weekend, si sono registrati più di 40°C. Rubinetti a secco per la siccità a Marrakech.
Un terribile risveglio per i cittadini di Marrakech che non hanno potuto contare sull’acqua potabile. Perché il centro storico e la città sono a secco? L’annuncio arriva direttamente da parte dell’agenzia di distribuzione dell’acqua e dell’elettricità, Radeema. Questi ultimi, sui social network, hanno parlato di disservizi. Peccato che nessun cittadino sia stato avvisato di questa mancanza. Soprattutto quando in città si è registrata una impennata di caldo che ha portato le temperature a superare i 40°C.
Nel cuore della notte i rubinetti hanno smesso di rilasciare acqua nella notte. Non è affatto un mistero che il Paese nordafricano stia affrontando una pesante crisi idrica (da ben sei anni consecutivi si registra una persistente siccità). Un problema non da poco visto che il governo, in più di una occasione, ha effettuato riunioni d’emergenza visto che in pericolo di vita ci sono milioni di cittadini. Specialmente in alcune regioni del Marocco.
Non è finita qui visto che le riserve idriche, nell’ultimo periodo, hanno raggiunto dei livelli critici non indifferenti. Un esempio su tutti arriva direttamente dalla diga di Al-Massira (il secondo bacino idrico più grande di tutto il Paese) che si trova a 120 chilometri a nord di Marrakech, è secco, all’1% del suo potenziale. Per andare a cercare un po’ di acqua bisogna percorrere quasi due chilometri.
Dal mese di settembre le precipitazioni sono in calo del 70% rispetto alla media. Lo aveva annunciato, qualche settimana fa, il ministro dell’Approvvigionamento e dell’Acqua, Nizar Baraka. Una preoccupazione in più in vista di questa estate quando, nel mese di agosto, le temperature potrebbero raggiungere livelli ancora più alti.
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