Una vera e propria svolta quella che vede come protagonista Aung San Suu Kyi: il premio Nobel per la Pace ha lasciato il carcere, svelato il motivo
Una notizia molto importante che riguarda uno dei personaggi storici più importanti della Birmania come Aung San Suu Kyi. Quest’ultima, nel 1991, vinse il premio Nobel per la Pace. L’ex leader del Paese, secondo quanto riportato da alcune fonti e media locali, ha lasciato il carcere. La 78enne è stata trasferita agli arresti domiciliari. La conferma è arrivata (attraverso una nota ufficiale) da parte dell‘Afp (Agence France Press).
Di conseguenza sono arrivate anche le dichiarazioni da parte di un portavoce delle autorità militari del Paese che ha annunciato: “Ai prigionieri più anziani verranno fornire tutte le cure necessarie del caso. Soprattutto per quanto riguarda i periodi di caldo”. Anche se, allo stesso tempo, non è stata fatta chiarezza se si tratta di una soluzione temporanea o meno. Non si sa nemmeno se si tratta di una riduzione della pena che la stessa donna sta continuando a scontare.
Aung San Suu Kyi, la premio Nobel lascia il carcere per il troppo caldo
Una vicenda, la sua, che non è affatto passata inosservata. In merito alla liberazione del carcere è arrivato anche il comunicato da parte della giunta militare che si trova al potere in Birmania. Questo tipo di amnistia non è stato concesso solamente al premio Nobel, ma anche ad altri 3.330 prigionieri in vista dell’imminente Capodanno birmano.
Per quanto riguarda gli altri detenuti, invece, ci sono altrettante novità. Gli stessi beneficeranno di una riduzione di un sesto della pena. Un qualcosa che, però, non riguarda affatto per coloro che sono stati condannati da un giudice del tribunale per omicidio, terrorismo e traffico di droga. In quel caso, infatti, non è stato optato alcun sconto della pena e continueranno a restare in carcere.