Decisione importante quella presa dal governo olandese nella lotta al tabagismo, vera piaga dell’intera popolazione, una svolta in aperta contraddizione comunque con le politiche più libertine sulle droghe leggere
Prima era toccato alle svapo essere prese di mira con un provvedimento che impediva di fatto di aromatizzarle. Dal 1 Ottobre 2023, è stato vietato produrre, vendere e fare uso di liquidi per sigarette elettroniche che abbiano aromi differenti rispetto a quelli tabaccosi, il rimedio più veloce e apprezzato soprattutto dai giovani, per passare dalle sigarette classiche a quelle elettroniche. Ora in Olanda arriva lo stop alla vendita delle sigarette, una mossa sorprendente per un paese per molti aspetti molto più aperto.
Una lotta al tabagismo che riguarda sempre più nazioni nel mondo. Anche in Italia ad esempio sono in arrivo nuova strette che riguarderanno le e-cig e i prodotti da tabacco riscaldato. Nella bozza, il divieto di fumo per tutti i tipi di sigarette riguarderebbe non solo l’interno dei locali, ma anche i tavoli all’esterno (sarà possibile fumare solo se il locale dispone di un’area riservata ai fumatori). Stop anche alle fermate all’aperto di metro, bus, treni e traghetti, e dovrebbero essere eliminate anche le sale fumatori negli aeroporti.
Una lotta senza quartiere
Si fumano in media 11,5 sigarette al giorno (il consumo medio giornaliero risulta in lieve calo). I forti consumatori (più di 20 sigarette al giorno) sono soprattutto maschi (25,6 per cento rispetto al 13,4 per cento delle donne. Ai quali vanno aggiunti gli utilizzatori abituali e occasionali di sigarette elettroniche, che sono il 2,4% della popolazione, ovvero circa 1.200.000 persone. Chiaro che la lotta al tabagismo resta uno dei temi aperti per la maggior parte dei governi del mondo, ma la svolta presa da quello olandese potrebbe far discutere a lungo. Dopo aver cercato di contrastare la forte diffusione delle sigarette elettroniche, infatti arriva da Amsterdam il primo vero stop alle sigarette classiche. E fa davvero strano pensarlo attuato in un paese riconosciuto per la tolleranza e le libertà civili, che per primo ha legalizzato i matrimoni gay e dov’è sbocciata la democrazia più compiuta d’Europa, dove perfino le prostitute pagano le tasse e la marijuana la compri al bar. Ma ora si comincerà dall’isola di Schiermonnikoog, un piccolo paradiso naturale, dell’arcipelago delle Frisone tra il Mare di Wadd e il Mare del Nord per portare a compimento quel progetto di nazione smoke-free entro il 2040.
Isola vietata ai fumatori
L’isola in questione è uno dei paradisi naturali dell’arcipelago a largo delle coste olandesi, dove da molti anni è vietata anche la circolazione delle automobili. Con la sua natura incontaminata, incorniciata da spiagge solitarie e selvagge, molto spesso sferzate dal vento, l’isola negli anni è diventata meta del turismo, soprattutto nord europeo. Un turismo che quest’estate dovrà però abituarsi a una grande novità perché Schiermonnikoog diventerà anche la prima isola olandese, e di tutto il resto d’Europa, dove sarà vietato fumare. In pratica è accaduto che il divieto delle autorità olandesi della vendita di tabacco e prodotti del tabacco nei supermercati, divieto che vale però solo per i negozi generalisti e non per i distributori di benzina o le tabaccherie specializzate, di fatto impedisce ai residenti dell’isola di approvvigionarsi in loco delle amate sigarette.
L’isola, che conta meno di mille residenti, ha solo un supermercato nel villaggio e nessuna stazione di rifornimento, l’eventuale apertura di una tabaccheria specializzata non si giustifica economicamente, e le vendite online di sigarette erano già state bandite l’anno scorso. In pratica sia gli abitanti sia i turisti dovranno recarsi sulla terraferma per acquistare il tabacco desiderato. E l’unico collegamento pubblico è un traghetto che, quotidianamente, consente di raggiungere l’isola salpando da Lauwersoog, un centro situato dalla parte opposta dell’omonimo villaggio di Schiermonnikoog.