Svolta nel Paese, ora è ufficiale: liberati tutti gli ostaggi

Una importante svolta arriva direttamente dal Paese, adesso è giunta anche l’ufficialità: sono stati rilasciati tutti gli ostaggi che erano stati catturati

Erano ore di ansia visto che, fino a questo momento, non si sapeva assolutamente nulla. Poi l’annuncio che tutti stavano aspettando. Una importante notizia arriva direttamente dalla Nigeria dove, nelle ultime ore, è stato comunicato il rilascio di ben 287 studenti. Gli stessi che erano stati rapiti e tenuti come ostaggio. L’annuncio è arrivato direttamente dal governatore dello stato nigeriano di Kaduna, Uba Sani.

Liberati tutti gli studenti rapiti
Svolta nel Paese (Ansa Foto) Cityrumors.it

Dall’inizio del mese di marzo, infatti, non si avevano più notizie degli studenti che erano stati rapiti all’interno della scuola di Kuriga. La notizia, nel giro di pochissimo tempo, aveva fatto immediatamente il giro del Paese. Tanto è vero che in molti avevano mostrato preoccupazione sulle loro condizioni di salute e, soprattutto, vita. Il tutto è avvenuto attraverso una nota che è stata pubblicata direttamente sul suo canale ufficiale di “X” (ex Twitter).

Nigeria, arriva la splendida notizia: rilasciati i 287 studenti

Questo il messaggio completo: “Desidero annunciare che i nostri bambini della scuola Kuriga sono stati rilasciati“. Cosa è successo? Il rapimento è avvenuto nelle prime ore del mattino di giovedì 7 marzo. Cosa è successo? Un gruppo di assalitori armati, appartenenti alle organizzazioni criminali del Paese specializzati in estorsione e sequestri di persone, ha fatto irruzione all’interno di una scuola seminando il panico.

Liberati tutti gli studenti rapiti
Svolta nel Paese (Ansa Foto) Cityrumors.it

Il tutto è avvenuto all’interno dell’istituto dell’Autorità educativa locale della città di Kuriga. Tra coloro che sono stati rapiti 127 studenti della scuola primaria e altri 187 studenti della scuola secondaria. Insieme a loro anche uno dei direttori della scuola. La notizia del loro rilascio è stata presa con entusiasmo da parte della popolazione che aveva sperato nella loro liberazione, affidandosi sui social network e soprattutto con le preghiere (come riportato da molti utenti sui social).

 

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