Taleb, il killer del mercatino: da rifugiato ad anti-islam e seguace di Afd

Arrivato in Germania nel 2006, fuggito dall’Arabia Saudita aiutava i suoi connazionali ed esaltava i tedeschi poi il cambio di rotta

La Germania è tornata nell’incubo degli attentati al mercatini di Natale Ma questo, c’è da dire, è diverso dagli altri. Dalle prime indicazioni e da quello che si scoperto, non è qualcosa contro l’occidente ma c’è dell’altro, qualcosa di diverso e più profondo.

L'attentato al mercatino
Taleb, il killer del mercatino: da rifugiato ad anti-islam e seguace di Afd (Ansa Foto) Cityrumors.it

Resta una pazzia, al di là del significato che possa mai avere, ma quanto successo al mercatino di Natale di Magdeburgo è opera di una persona che, agli occhi di chi lo conosceva e lo frequentava, era una delle persone più normali di questo mondo.

Quando è successo, con questa macchina che è entrata all’impazzata all’interno del mercatino, uccidendo due persone, tra cui un bambino, provocando almeno una settantina di feriti, è scappato all’impazzato ed è stato acciuffato a circa un centinaio di metri dalla strage.

Le forze dell’ordine sono riuscite a fermarlo all’altezza di una fermata del tram, lui, appena è stato identificato e riconosciuto, si è messo per terra e si è fatto ammanettare senza oppore alcuna resistenza, vicino c’era la macchina con la quale aveva tentato la strage, una Bmw presa a noleggio proprio per fare quello che ha fatto. Un’azione premeditata e organizzata da giorni. Ma non fa parte di nessuna cellulla terroristica o di un gruppo di fanatici religiosi legati all’islam. E’ da solo, ha fatto tutto da solo, senza rivendicare nulla.

Chi è Taleb Al Abdulmohsen, il killer

Ha fatto quello che ha fatto, è scappato Taleb Al Abdulmohsen, è perfino riuscito a postare due video deliranti dove se la prende con i tedeschi che, a suo dire, lo perseguitano. E’ arrivato in Germania nel 2016 e qualche anno dopo è riuscito ad ottenere il permesso di soggiorno a tempo indeterminato.

Taleb è nato a Hufuf, in Arabia Saudita, nel 1974, una volta arrivato in Germania, dopo che si era specializzato in psichiatria e dopo essere fuggito dall‘Arabia Saudita, lavora in modo più costante nella clinica di Bemburg, in Sassonia, vicino Magdeburgo. Per tutti una persona che non ha mai dato problemi anzi, per la verità, li risolveva, aiutando le persone, per lo più i suoi connazionali che arrivavano in Germania da ogni parte del mondo.

il documento di Taleb Al Abdulmohsen
Chi è Taleb Al Abdulmohsen, il killer (Ansa Foto) Cityrumors.it

Il suo principale obiettivo e pensiero è quello di occuparsi delle donne saudite che scappano dal regime e vengono perseguitate. Ed è lui stesso che racconta le atrocità del regime dell’Arabia Saudita in diverse interviste che rilascia ai media, tedeschi e perfino la Bbc. Donne che devono essere aiutate e protette “dagli stupri dei loro tutori maschili” e ancora, sempre Taleb che racconta di essere “la persona più critica dell’Islam della storia”.

Poi è successo qualcosa. La Germani della Merkel apriva le porte a tutti, anche a coloro che erano troppo radicalizzati e lui questo non lo poteva più sopportare, tanto che su X era molto attivo in questo, tanto da esaltare le destre tedesche che si opponevano a questo massiccio fenomeno migratorio, lui che era stato un rifugiato.

In Taleb non faceva che crescere un fanatismo anti-islamico fino a far abbracciare estrema destra contemporanea tedesca come l’Afd, ma anche miti come Elon Musk fino alla stessa Alice Weidel, passando per il capo degli Identitari, Martin Sellner. Insomma un vero e proprio cambio di rotta, lui che si definiva di sinistra, alla fine ha cominciato ad odiarla.

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