Taxi volanti in arrivo: “Basteranno cinque minuti per viaggi che oggi sono da 2-3 ore”

Dai lunghi e fastidiosi traffici lungo la strada a quelli in cielo, a breve i taxi volanti diventeranno realtà: ecco in cosa consistono

Spesso, fin da piccoli, abbiamo immaginato un futuro in cui poter guidare macchine volanti, simili a quelle che si vedono nel colossal Star Wars, o in cartoni animati come Futurama, protagonista dei nostri pomeriggi su Italia 1. Un sogno che, però, a breve potrebbe diventare realtà. A renderlo concreto, infatti, sarebbe stato JoeBen Bevirt CEO di Joby Aviation.

eVTOL
Taxi volanti in arrivo: “Basteranno cinque minuti per viaggi che oggi sono da 2-3 ore” (Ansa Foto) – Cityrumors.it

Secondo le ultime indiscrezioni, infatti, Bevirt a breve dovrebbe aprire alla circolazione dei primi taxi volanti. Questi prenderanno il nome di eVTOL, e consistono in veicoli elettrici a decollo e atterraggio verticale. Il che significa che non hanno avranno bisogno di lanciarsi per prendere il volo, ispirandosi più al funzionamento di un elicottero, piuttosto che a quello di un aereo.

Saranno caratterizzati da una velocità impressionante, al punto da poter toccare picchi da 200 miglia orarie (l’equivalente di 322 chilometri orari), vantando un’autonomia di circa 100 miglia (161 chilometri). Una delle loro caratteristiche principali sarà il fatto di essere assolutamente silenziosi,

Archer Aviation e la Wisk Aero, che hanno stretto legami con il gigante aerospaziale Boeing Co. e il co-fondatore di Google Larry Page, si sono mossi negli scorsi mesi anche per inserirsi nella corsa che porterà questi taxi volanti a essere commercializzati sul mercato, forse partendo dagli Stati Uniti.

Cosa manca per l’esordio?

Siamo a pochi passi dal traguardo. Vogliamo trasformare i viaggi che ora durano una o due ore in viaggi da cinque minuti“. Così ha esordito detto Bevirt, parlando ai microfoni dell’Associated Press, poco prima di offrire una dimostrazione di un taxi aereo Joby, facendolo decollare per un volo di prova a Marina, in California, vicino alla sua città natale.

Taxi volante
Cosa manca per l’esordio? (Ansa Foto) – Cityrumors.it

L’obiettivo è quello di farli volare per la prima volta, in via ufficiale, entro la fine dell’anno, prima però bisognerà superare alcuni ostacoli per consentirgli di sbarcare negli Stati Uniti. Attenzione, quindi, all’inserimento di Dubai che potrebbe avere la meglio e diventare il primo punto di partenza ufficiale.

In tal senso, Alan Lim, il direttore di Alton Aviation Consultancy, un’azienda che segue l’evoluzione del settore, ha spiegato: “È un’attività complicata sviluppare una nuova classe di veicoli. Sarà come una situazione di strisciare, camminare, correre. Al momento, penso che stiamo ancora strisciando. Non avremo la realtà tipo Jetsons in cui tutti voleranno ovunque nei prossimi due o tre anni”. 

Adam Goldstein, CEO di Archer Aviation, durante un’intervista presso la sede centrale dell’azienda a San Jose, California ha invece guardato più avanti nel futuro: “Vedrete autostrade nel cielo. Ci saranno centinaia, forse migliaia di questi aerei che voleranno in queste singole città e cambieranno davvero il modo in cui le città vengono costruite”. 

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