Tensioni tra il ministro Giuli e i vertici FdI: caos dopo le dimissioni di Spano

La crisi interna a Fratelli d’Italia esplode con tensioni tra il ministro Giuli e i vertici del partito. Timore inchiesta su Francesco Spano.

Le parole di Giuli tracciano il quadro di un clima di sospetti e vendette all’interno della coalizione, con implicazioni che vanno ben oltre il singolo caso. L’intervento di Report, avrebbero scosso le fondamenta del governo, soprattutto per il coinvolgimento di soggetti appartenenti a Fratelli d’Italia.

Giuli e le difficoltà del ministero
La situazione calda attorno al Ministero della cultura cityrumors.it foto Ansa

Questa ipotesi alimenta sospetti e divisioni all’interno del partito, in un momento delicato in cui la stabilità del governo è fondamentale per affrontare le sfide politiche ed economiche del paese. Giuli ha già avuto colloqui con alti funzionari, tra cui il sottosegretario Alfredo Mantovano, per cercare di arginare la crisi e ribadire la sua posizione di autonomia e fermezza contro i tentativi di marginalizzazione.

Spano si dimette. Giuli: “Dietro tutto c’è una vendetta contro Sangiuliano”

L’attuale ministro della cultura, Alessandro Giuli, si trova al centro di una tempesta politica che rischia di minare la stabilità interna del governo e di Fratelli d’Italia. In questi giorni, il ministro ha dichiarato apertamente di non volersi far “commissariare” dal suo stesso partito, mettendo in luce contrasti interni che coinvolgono anche il sottosegretario Spano e altre figure di spicco del governo.

Instabilità, inchieste e commissariamento
Una tempesta politica che rischia di minare la stabilità di FdI cityrumors.it foto Ansa

 

Le tensioni sarebbero esplose dopo il clamore mediatico suscitato dalle inchieste su Francesco Spano, figura legata alla cultura e già direttore dell’UNAR, coinvolto in controversie che toccano da vicino il Ministero della Cultura. Secondo Giuli, le recenti indagini che si prospettano, non sarebbero affatto casuali, ma piuttosto parte di una strategia più ampia per colpire l’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, suo predecessore.

 

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